Al via il Festival del Documentario a Villanova Monteleone

Fiorenzo Serra
  Inizia stasera (giovedì 21) il «Festival del Documentario - Premio Villanova Monteleone», la sezione del «Sardinia Film Festival 2014» dedicata ai migliori reportage italiani, che animerà per tre giorni la stupenda cornice del centro storico villanovese. Nelle sale di Su Palatu le proiezioni dei 18 documentari finalisti cominceranno alle 15, protraendosi a ingresso libero sino alle 22.

  Il primo appuntamento è alle 18 in Piazzetta Nazionale, dove i registi si confronteranno con il pubblico, raccontando i segreti di questa straordinaria e impegnativa professione. A fare gli onori di casa il sindaco Quirico Meloni con l’assessore alla Cultura Gianni Sogos, accompagnati dal direttore artistico Carlo Dessì. Alle 20,45 la serata si animerà in Piazza Mercato Vecchio. Qui il Coro Duennas si esibirà in un concerto musicale, novità assoluta di questa seconda edizione. Alle 21,30 «La Sardegna di ieri e la Sardegna di oggi» saranno messe a confronto nell’incontro tra lo storico Guido Melis e il giornalista Romano Cannas.

   Il dibattito, moderato dal giornalista Davide Mosca, promette di essere molto interessante per conoscere le vecchie contraddizioni dell’Isola e per comprenderne meglio i problemi irrisolti. Alle 22,30, imperdibile la proiezione del filmato originale di “L’Ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra, girato nel 1964 e recentemente restaurato dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda. Il film è l'opera più matura e completa del più grande documentarista sardo, nata con l'intento di superare la leggenda per fotografare un’Isola reale attorno all'affermazione del Piano di rinascita.

   È un racconto vero intriso di forte pessimismo, non edulcorato dalla propaganda. Nel 1965 avrebbe vinto il Festival dei popoli di Firenze. Serra vede nella Sardegna degli anni sessanta una viva contrapposizione tra due mondi in senso socio-economico. Il più antico e dominante conserva condizioni «primitive» e «medioevali». Il secondo è quello della modernità, limitato a certe aree, che sembra nascere già malato e impossibilitato a sostituire positivamente il primo. Le scene sono molto suggestive con un’attenta e precisa descrizione delle immagini.