Per la prima volta dopo tredici edizioni il Sardinia Film Festival
sbarca a Stintino, dove l’8 e il 9 luglio porterà nella cittadina
turistica la magia dei suoi corti provenienti da tutto il mondo. Al
Museo della Tonnara saranno proiettate le opere in concorso pervenute
da Usa, Spagna, Belgio, Perù, Belgio, Francia, Germania, Brasile,
Argentina e Italia.
Ma l’evento speciale della tappa stintinese sarà il convegno dedicato
a “Cinema e territorio.
Il cinema come industria sostenibile”,
patrocinato dall’Anci Sardegna, che si svolgerà il 9 luglio, alle 10,
nella Sala conferenze del Mut, moderato dalla giornalista Gabriella
Gallozzi.
La Sardegna ha infatti un potenziale cineturistico tutto da scoprire,
che meriterebbe di essere approfondito e valorizzato. La volontà è
quella di mettere a sistema un territorio a vocazione cinematografica
con il lodevole fine dello sviluppo turistico-economico.
Tra i temi affrontati ci sono “i paesi in via di spopolamento in
Sardegna”, indagati come possibili location cinematografiche, poi il
cineturismo nel Sud-Italia, in particolare con l’esempio
dell’esperienza di sviluppo della Puglia, quindi il lavoro del
location manager, le opportunità di finanziamento e tanto altro.
All’incontro interverranno i sindaci dei cinque comuni coinvolti
quest’anno nel circuito del Sardinia Film Festival (Villanova
Monteleone, Alghero, Bosa, Stintino e Sassari), amministratori,
politici, esperti di settore nazionali e internazionali.
Oltre a diversi rappresentanti di varie Film Commission italiane,
invitato dall’organizzazione del festival, sarà presente il CEO della
Russia Film Commission, Val Kupeev, che illustrerà le strategie
dell’organizzazione da lui presieduta. Ci sarà spazio agli interventi
del pubblico.
Hanno aderito al convegno numerose personalità del mondo politico e
culturale. Tra gli eventi speciali del Sardinia Film Festival,
un’importante tavola rotonda si svolgerà il 12 luglio nel Teatro
Civico di Sassari, per parlare di “Accessibilità culturale e
inclusione sociale”.