Uri pronta per l'evento dell'anno: la sagra del carciofo - Convegni, musica, sport, cultura e degustazioni

-
  Una 28a Sagra piuttosto intensa quella che prende il via a Uri l prossimo fine settimana. Si comincia con il convegno "Le nuove sfide per un'agricoltura sostenibile tra innovazione, economia e tradizione", organizzato dall’assessore all’agricoltura Francesco Murru e che si terrà venerdì 9 marzo dalle 15:30 nella sala consiliare del comune di Uri. Uno studio voluto dall’amministrazione guidata da Lucia Cirroni e dall’assessorato all’agricoltura e che ha messo in contatto il dipartimento di agraria dell’Università degli Studi di Sassari, l’agenza regionale Laore e il comparto agricolo del territorio.

  Durante il dibattito interverranno il dott. Luigi Ledda e la dottoressa Paola Deligios dell’università per spiegare le diverse metodologie di irrigazione di precisazione e come queste, applicate alla coltura del carciofo, hanno prodotto ottimi risultati. Sarà cura dell’agenzia Laore, nella persona del dott. Gianni Terrosu, spiegare invece la difesa fitosanitaria e la concimazione sostenibile del carciofo spinoso. I risultati verranno esposti nella loro rilevanza tecnologica ed innovativa, applicata alle più tradizionali tecniche di coltivazioni. L’agenzia Laore, inoltre, venerdì mattina alle 10:30 curerà i laborator sensoriali del gusto “Scoperta del territorio e dei sapori" legati al carciofo spinoso dop e all’olio extra vergine di oliva. Buona parte del laboratorio sarà orientato verso gli alunni della scuola media di Uri per stimolare l'amore per le eccellenze agroalimentari del territorio.

   Intanto oltre 150 persone sono state accolte dal sindaco Lucia Cirroni con il concerto di benvenuto dei cori di Uri e Paulis nella chiesa della Pazienza. Sono le delegazioni del gemellaggio europeo “Europa per i cittadini” che renderanno ancora più speciale la 28° Sagra del Carciofo. Saranno loro i protagonisti dei workshop di sabato 10 marzo teso a sperimentare nuove soluzioni e nuove pratiche per affrontare a livello locale il problema della disoccupazione giovanile attraverso azioni di mobilità dei giovani concordate tra i comuni partner e volte a creare occasioni di lavoro e di stage lavorativo a livello internazionale. La Sagra entrerà nel vivo, sempre sabato, con la donazione di sangue all’AVIS che prevede la lauta ricompensa del famoso spinoso DOP. Ancora salute, ma con lo sport della Corri Uri, il 4° memorial Livia inizierà domenica alle ore 9 da piazza Alisa. Le modalità di partecipazione per i tesserati Fidal sono reperibili nel sito regionale della federazione. Ad arricchire la giornata, in attesa dei deliziosi menù, le mostre e i percorsi archeologici nel territorio.

  La mostra “Incantos” e quella di “arte sacra e liturgia” a cura della Confraternita Santa Croce. La magia della panificazione sarda sarà esaltata nella mostra del pane artistico “pane nostrum”. Visitabile in centro anche una particolarissima esposizione di ceramiche preistoriche curata dall’archeologo Daniele Chessa. Ancora storia dell’isola ne “su consinzu antigu” a cura di Rita Achenza e nella visita a Casa Diaz in Piazza Alisa dove sarà possibile entrare nel vivo di scene di vita quotidiana dei primi del ‘900. L’antico lavatoio sarà protagonista anche quest’anno con la mostra del ferro battuto e quella di arte contemporanea “Lavacrum”. Sarà l’ArcheoUriVagando il tour operator che si occuperà delle visite guidate al Nuraghe Santa Cadrina.

   Dalle 12:30 si potranno assaggiare i menù a base di carciofo sapientemente cucinati con soli prodotti isolani dalla ProLoco di Uri, accompagnata da quella di Ittiri e di Sestu. Ma nuovi sapori saranno presentati anche dalla Ristopescheria Alghero e dal Ristorante l’Asfodelo quest’anno in piazza accanto alle proloco. Ravioli carciofi e purpuzza, porchetta con carciofi in verde il menù urese. Ma anche lasagne di carasau, fregola o gnocchetti, sempre a base di carciofo e abbinati alle tipicità locali. Frittura mista con carciofi in pastella e tonno alla piastra con carciofi il menù di pesce e quest’anno anche menù vegetariano con l’opzione delle patate. Dalle 15 il protagonista sarà il folclore con i costumi tradizionali dei paesi gemellati, quello urese con il gruppo Santa Rughe e quelli di Ittiri e Sestu, ma anche le maschere tradizionali che parteciperanno alle esibizioni itineranti per rendere omaggio ai paesi ospiti. Dalle 19 serata musicale che concluderà la grande festa.