Lavoro, impresa, coraggio e fatica: la storia di una grande famiglia - Presentato il libro di Paolo Fadda "Fratelli Pinna"

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  Una sala gremita e una platea attenta, competente e coinvolta ha accompagnato a Cagliari la presentazione del libro di Paolo Fadda Fratelli Pinna – una storia di successi, evento ospitato nella sede dell'Associazione Industriali di Cagliari di viale Colombo. Al tavolo, assieme al giornalista e moderatore Tonino Oppes, l'autore, Paolo Fadda, l'editore Carlo Delfino, il presidente Camera di Commercio Cagliari Maurizio De Pascale e il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu.

  In platea Alessandra, Giommaria, Paolo e Pierluigi Pinna, oltre all'avvocato Battistino e alla sua signora. Una storia raccontata sapientemente nelle 240 pagine dell'opera, impreziosita da un'appendice ricca di immagini, dati e documenti del passato e del presente, resa interessante e unica perché fotografia della Sardegna agropastorale e della sua evoluzione, dello sviluppo dell'industria casearia sarda e del mercato. Leader di settore nell'industria casearia isolana, azienda che negli anni si è affermata oltre Tirreno e oltre oceano, la fratelli Pinna è significativo paradigma del fare impresa, del vivere il territorio, fra tradizione e avanguardia, senza mai dimenticare le origini: il pascolo, le greggi, la figura del pastore, l'Isola.

   Tonino Oppes, giornalista: «Giusto e importante presentare qui questo libro perché racconta una grande impresa sarda, scritta da un grande saggista. Inizia tutto 97 anni fa, nell'inverno del 1919 con Giommaria e Francesco. E il successo continua. Un colosso nella fragile economia sarda. Parole ricorrenti nel narrato sono coraggio, tenacia e prudenza. In platea c'è Battistino Pinna, 98 anni il prossimo 2 gennaio 2017, ascolta la storia di cui è stato protagonista. Una bella storia, che si legge come fosse un romanzo». Maurizio De Pascale, presidente della Camera di Commercio di Cagliari: «Questa è la casa della famiglia Pinna, questa è la grande casa di Confindustria. Un Bellissimo momento di cultura, di tradizione, di cultura d'azienda. Un momento che incarna il senso dell'azienda sarda. Conservare i valori veri della tradizione, stando attenti all'innovazione.

  Ci sono attaccamento e appartenenza in questo caso di successo, il tutto lontano dal campanilismo. Credo possa essere una bella lettura in chiave attuale di quel che definiremmo su connottu». Paolo Fadda, autore: «Senza le imprese non c'e' sviluppo. Se non ci sono imprese non c'e' lavoro: questo uno degli aspetti che con Carlo Delfino mi ha portato a immaginare questa collana, e questo libro. Ho scritto di cambiamenti radicali e di tanti uomini del passato. Poi è arrivata la curiosità per un'impresa nata nel passato, rimasta nel presente ma con lo sguardo attento al futuro. Attraverso questa famiglia si ripercorre l'intera storia dell'industria lattiero casearia sarda. Non è autocelebrazione, piuttosto un insegnamento: i sardi devono valorizzare le risorse, le intelligenze e capacità locali» Carlo Delfino, editore: «Quante volte si dice: in Sardegna non ci sono imprenditori.

   Noi li abbiamo cercati e c'erano. Sono vivi, vivaci, come i Pinna. Un libro che è una carta di identità, coronamento di 97 anni di attività. Lo abbiamo già presentato a Sassari e Thiesi. Oggi ancora una volta davanti a una grande cornice di pubblico. Lavoriamo perché le imprese sarde abbiano visibilità. È importante non perdere la memoria legata a personaggi che hanno fatto la storia dell'economia in Sardegna». Alberto Scanu, presidente Confindustria Sardegna: «Siamo di fronte a un esempio importante, a un'eccellenza che spicca in modo particolare. Questo libro racconta passato e presente, ma apre a interessanti scenari futuri. Racconta un'azienda fatta di persone, di saper fare, di know how. La storia di una azienda che esiste, esisterà, ha avuto la capacità di trasformarsi ed è capace di intercettare nuove opportunità di produzione». Giommaria Pinna, Fratelli Pinna Spa: «Saluto e ringrazio tutti, se siamo qui è merito di autore e editore.

   A loro va un ringraziamento particolare: hanno permesso di fare luce e ordine nella nostra storia, documentandola. Il nostro è un settore difficile, coinvolge numerosi soggetti a più livelli e sparsi per la Sardegna ma non si riesce a fare sistema. Abbiamo un patrimonio prezioso che a volte viene svilito e invece va preservato. È un momento difficile anche per gli allevatori, viviamo una situazione critica su cui occorre riflettere: auspico che si lavori tutti assieme per evitare che crisi cicliche come quella che stiamo attraversando mortifichino il settore».