Primarie del Partito Democratico ad Alghero - Vince Renzi - Ottimo risultato per Orlando

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  Anche ad Alghero, come del resto in tutto il Paese, si sono svolte le primarie aperte ai cittadini. E anche ad Alghero i risultati rispecchiano in buona sostanza il dato nazionale, la vittoria di Matteo Renzi, che con 633 voti ha ottenuto il 73 % . Diverso dal resto del Paese è invece il risultato della componente Orlando che ha ottenuto 276 voti pari al 32%, oltre del 10 per cento in più di quella nazionale ottenuta dal ministro della Giustizia, il 21%. Il Governatore della Puglia Emiliano, con 62 voti ottiene il 5%.

  Ma forse il dato più ricco di significati anche politici è quello riguardante i votanti : per le primarie nei seggi di Fertilia, Sa Segada e Alghero, sezioni di via Mazzini d Cavour, hanno votato in 1.006. Nelle precedenti primarie il dato era stato di 1.184. Ma a differenza della volta scorsa, quando le primarie riguardavano direttamente il governatore Renato Soru, stavolta dal voto sono assenti le componenti del Pd protagoniste della scissione. E non si tratta di componenti di poca importanza visto che rappresentano Massimo Dalema e Pierluigi Bersani, due figure storiche del Partito Democratico.

   Nel caso di Alghero, come annunciato alla vigilia del voto, mancano all'appello l'attuale sindaco Mario Bruno e tutta la squadra di assessori, consiglieri comunali, presidente del consiglio e alcuni esterni, come l'ingegner Pier Giacomo Canu, da sempre uno dei tecnici dell'area PD oggi e della Democrazia Cristiana di ieri, e l'ex assessore Gabriella Esposito. La risposta che viene dai votanti delle primarie di Domenica 30 Aprile sembra dimostrare che scissionisti e l'area Mario Bruno, oggi, poco incidono nell' elettorato del centro sinistra visto che rispetto alle precedenti primarie, quando erano presenti in forze, al Pd algherese mancano 170/180 voti.

  Nessun crollo quindi, anzi, considerate le assenze, un forte recupero. Da non trascurare inoltre che le primarie di circa 3 anni fa, quelle di Soru, erano arrivate al voto dopo una lunghissima campagna di comunicazione sui mass media. Quelle appena svolte dal Pd sono state oscurate a lungo ed evidenziate soltanto in virtù delle spaccature e del presumibile crollo per la mancanza dell'area del sindaco Mario Bruno. Area, con tanto di nomi e cognomi, che prima del voto ha diffuso un durissimo comunicato contro il Pd e soprattutto prendendo di mira la giunta regionale, guidata appunto dal Pd, con pesantissime critiche sull'operato politico e amministrativo. Rilievi che non sono piaciuti a livelli diversi anche perchè molti dei feroci accusatori, proprio dal Pd, hanno raccolto nel corso degli anni benefici diretti e indiretti. E non di poco conto.