La Sanità sarda nelle mani degli "amici degli amici " - Previlegi e sprechi

attilio dedoni
  “Mentre si cerca in tutti i modi di ostacolare l’operato della Commissione di inchiesta sui costi della sanità, continuano ad arrivare da tutta la Sardegna denunce di sprechi, diseconomie ed iniziative clientelari. E’ il vecchio cancro del sottopotere che, forte degli appoggi che trova in diversi ambienti politici, oppone una strenua resistenza a qualsiasi tentativo di riformare il sistema”: è la sintesi della denuncia fatta in Aula dal Presidente della Commissione di inchiesta sull’efficienza del sistema sanitario regionale e sull’adeguatezza dei suoi costi, il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, intervenuto nella discussione generale sull’articolo 3 della manovra finanziaria.

   “L’Ats esiste solo sulla carta, per i limiti insiti nella ‘riforma a metà’ approvata dal centrosinistra e perché i potentati locali non ne vogliono sapere di farsi da parte, e continuano a comandare come facevano ai tempi delle vecchie Asl”, ha sottolineato Dedoni. “L’ospedale Brotzu paga 7 euro l’una le siringhe per le iniezioni del liquido di contrasto utilizzato negli esami clinici, contro i 17 euro pagati dalle altre strutture sanitarie sarde: uniformare tale costo permetterebbe di risparmiare un milione di euro all’anno. Al Centro di igiene mentale di Sassari sono stati istituiti due nuovi primariati per premiare gli ‘amici degli amici’, passando così da un’unica struttura che ha sempre funzionato a tre strutture che non funzionano più.

  Con la riforma sanitaria entrata in vigore e l’Ats che, almeno in teoria, dovrebbe essere pienamente operativa, seppure in una fase transitoria, i costi continuano ad aumentare e la qualità dell’assistenza a diminuire, come dimostrano le continue denunce sui tempi d’attesa insostenibili che i sardi si trovano costretti a subire”. “La Commissione di inchiesta è stata istituita con la volontà dichiarata, da parte della politica, di fare chiarezza in tempi rapidi su come si sia arrivati ad un costo della sanità che è arrivato a superare la metà del bilancio regionale e che continua a lievitare, prima che siano le inchieste della magistratura a farlo”, ha concluso il capogruppo. “Tale volontà, però, sembra essere solo di facciata, perché manca l’intenzione di intaccare una realtà fatta di sprechi e privilegi che, evidentemente, fa comodo a tanti”.