La sentenza della Commissione europea: i commenti di Confcommercio e Federalberghi

Paolo Manca
  Dalla prima lettura delle notizie che arrivano da Bruxelles possiamo tirare un sospiro di sollievo per l'assenza di conseguenze relative alle società di gestione degli aeroporti sardi. Rimaniamo comunque in attesa di leggere la decisione della Commissione Ue per conoscere gli specifici contenuti della pronuncia e i conseguenti effetti sie nel numero dei vettori che nelle somme da restituire".. E' il commento, in merito alla decisione della Commissione Ue, di Confcommercio e Federalberghi Sardegna. “Non possiamo non constatare un atteggiamento della Giunta regionale, durante tutta questa penosa attesa, che non è stato certamente proattivo ma che già non abbiamo avuto timore a definire, andando controcorrente, responsabile – aggiunge il presidente regionale della Confcommercio, Alberto Bertolotti - Vediamo anche e finalmente grandi opportunità per strategie che possiamo tutti insieme strutturare.

  Siamo davanti ad una lavagna pulita, dove possiamo scrivere il nostro futuro economico per i prossimi 3/5anni compiendo scelte oculate su partners, rotte e mercati ed a partire dall’impiego dei 120 milioni di euro promessi nei prossimi 4 anni come contributi alla Regione dallo Stato. Riteniamo che la Regione debba necessariamente condividere ogni virgola delle scelte con il tessuto economico rappresentato da associazioni di categoria, con le Camere di Commercio e col sistema aeroportuale – conclude - Basta quindi con situazioni monopolistiche che hanno generato un incremento dei flussi ma che, con la sola filosofia “low-cost”, flussi “low-budget”, hanno anche prodotto uno svilimento generale della capacità dei nostri imprenditori di offrire qualità e favorito fenomeni di irregolarità ed abusivismo.

  Riprendiamo a concentrare i nostri sforzi comuni nel rendere la Sardegna un isola frequentata da un turismo con alta capacità di spesa, una meta turistica a 5 stelle”. Secondo Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna “La Regione deve puntare molto di più sull'attrattività territoriale che è uno dei principali cardini per incentivare la destagionalizzazione dei flussi e incrementare le presenze non solo nei tre mesi estivi. L'equazione è semplice: se ci sarà più domanda per effetto delle politiche di marketing regionale le compagnie aeree e i tour operator nazionali e internazionali guarderanno con interesse alla Sardegna”.