Rete Metropolitana: esultano i Democratici per Alghero. Bacchettate al Pd

Vittorio Curedda
  Ieri il Consiglio Comunale ha approvato con 13 voti della maggioranza lo statuto della rete metropolitana. Di seguito l'intervento dei consiglieri Curedda, Fadda e Carta, che sull'argomento esprimono soddisfazione. "La Rete metropolitana è un obbligo di legge che ci offre una grande opportunità. Con senso di responsabilità abbiamo scelto di colmare il vuoto lasciato dall'assenza della Provincia, fino a ieri l'ente intermedio che ha dato tanto in termini di programmazione alla nostra città.

  Esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto dal Consiglio comunale di Alghero ,che nella seduta ieri ha approvato il nuovo statuto per la costituzione della rete che annovera gli otto principali centri del nord ovest dell'isola, tra cui due città medie - Alghero e Sassari - un'unione dei comuni, e ingloba le infrastrutture aeroportuali e portuali del territorio. Ma non possiamo non provare rammarico per l’assenza dei consiglieri del Partito Democratico dal dibattito e dalla scelta fatta per il bene della città. La Rete Metropolitana è una opportunità che si concretizza, senza che ciò avvenga a discapito delle nostre peculiarità e di quanto abbiamo.

  Senza timori di fantomatiche annessioni per questo respingiamo con fermezza ogni strumentalizzazione: le specificità proprie dei singoli territori non sono a rischio, ma rappresentano una ricchezza da valorizzare e potenziare. Guardiamo alla prospettiva comune sui temi che interessano la rete: sviluppo economico, trasporti, ambiente, sanità, plus. Ora le azioni, dal piano strategico intercomunale ai servizi pubblici, fino alle politiche sulla mobilità e il trasporto urbano. Temi strategici sui quali ci sarà modo e tempo di fare approfondimenti tutti insieme, senza inutili protagonismi e campanilismi.

   Alghero si fa trovare pronta, ha dimostrato di guardare alla programmazione con una visione attenta e partecipata, mettendo al centro le esigenze del territorio che non possono essere raggiunte isolandosi. Il nuovo assetto scelto è senz'altro più moderno e più efficiente, supera logiche localistiche di retroguardia e apre a percorsi politici innovativi. Isolarsi non è la scelta migliore."