Novità nel trasporto aereo: dopo il "caso Abruzzo" possibile il ritiro dell'ultima tassa sui biglietti

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  "Ridurremo le imposte aeroportuali". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un servizio trasmesso su TGCOM24 commentando la minaccia di Ryanair di lasciare i piccoli scali per il caro tasse e in particolare dopo l'ultima imposizione annunciata di 2,5 euro a biglietto.

   "I grandi hub - ha detto il premier - non possono essere in tutte le province, il Paese deve ridurne il numero ma ci sono alcune realtà, come quella abruzzese, che ha tutte le condizioni per andare avanti e speriamo che con l'intervento sulle tasse aeroportuali possano risolversi i problemi". Renzi fa esplicito riferimento alla "realtà abruzzese" dove la compagnia irlandese ha chiuso la base di Pescara, la stessa situazione che si vive in Sardegna, e ad Alghero in particolare, dove Ryanair, dopo l'ultima imposizione fiscale, ma anche per i ritardi della politica sarda, non ha programmato la stagione estiva i cui effetti negativi si stanno vedendo nell'economia locale.

   Il "caso Abruzzo" ha quindi stimolato il Governo a rivedere la questione delle tasse aeroportuali e si tratta di un impegno indubbiamente positivo visto che rimuove uno degli ostacoli che il vettore di Dublino aveva ritenuto improponibili per una compagnia che pratica la politica tariffaria low cost: tariffe basse. Ora c'è attesa per l'attuazione pratica dell'impegno assunto dal premier Renzi. Si aprono quindi spiragli per una revisione dei rapporti con la Ryanair anche sul fronte dell'aeroporto di Alghero nella speranza che stavolta vengano affrontati in maniera serie e responsabile, senza selfie e viaggetti promozionali.