Azione Alghero sui tavolini: incertezza e confusione

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  Dopo la stagione 2015 , caratterizzata dal caos più totale nelle concessioni del suolo pubblico a bar e ristoranti a causa del regolamento approvato dall’attuale maggioranza, si confidava che il buon senso, oltre che la valutazione degli errori commessi, suggerissero all’amministrazione Bruno una tempestiva ed efficace rivisitazione del regolamento stesso con l’adozione di tutti i correttivi necessari per consentire agli operatori di avere regole chiare, di facile e immediata applicazione, tali da consentire a tutti di poter pianificare tempestivamente i propri investimenti e la propria attività.

   Tutto questo ad oggi non è avvenuto e ci troviamo alle porte della stagione 2016, senza che si siano adottati formalmente i correttivi necessari e fatta doverosa chiarezza. Ancora oggi ad Alghero la questione del suolo pubblico sembra un dibattito surreale, come quello che nel passato i dotti facevano alla ricerca del sesso degli angeli. Su un provvedimento di vitale importanza per la vita economica della città: nato male, interpretato peggio, caratterizzato da innumerevoli problemi applicativi, la maggioranza sembra impantanata in una palude di distinguo e cavilli che non consentono di concretizzare nulla, concorrendo al mantenimento di un clima di incertezza e confusione.

  Altro aspetto, altrettanto grave è quello dei danni per le casse comunali causati del rilascio tardivo o del mancato rilascio delle concessioni nel 2015 e del conseguente minore introito degli oneri concessori. Il dibattito è ancora aperto: c’è il presidente della competente commissione consiliare che, pur fuori dalla maggioranza, non riesce nel responsabile intento di far discutere la questione nella sede deputata a causa delle reiterate assenze dei commissari di maggioranza, c’è chi invoca la convocazione della consulta comunale, che vale la pena ricordare è un organismo consultivo, ma che fino ad oggi in realtà è stata la sede nella quale l’Amministrazione comunale ha notificato ai componenti decisioni già assunte. C’è infine una città, in tutte le sue articolazioni, che attende pazientemente l’adozione di regole certe e chi invece lo fa con meno comprensione.

   Questo scenario dovrebbe richiedere, conseguentemente, una forte assunzione di responsabilità da parte della giunta Bruno e della sua maggioranza nel fare immediatamente le scelte idonee a superare questo caos e dotare la città di regole chiare, certe ed equilibrate. Un ulteriore aspetto rispetto al quale si è rilevato un recente intervento di alcune associazioni ambientalistiche è quello relativo alla qualità e alle caratteristiche degli arredi che insistono sul suolo pubblico. A tale proposito è opportuno ricordare che dal 1° gennaio 2016 sono in vigore le “Prescrizioni tecniche per l’arredo e il decoro dello spazio pubblico” approvate dalla Giunta comunale l’ anno scorso, cui i titolari di concessione sul suolo pubblico devono adeguarsi.

  Le finalità di tali prescrizioni sono sicuramente condivisibili: tutti vogliamo una città bella e curata nei suoi vari aspetti, ma forse una gradualità nell’applicazione di queste prescrizioni, nelle more dell’adozione del “Piano degli arredi”, potrà consentire ai pubblici esercenti che hanno acquistato prima dell’emanazione di tale norma nuovi arredi oggi non conformi, di provvedere a sostituirli avendo a disposizione un lasso di tempo tale da non metterli in difficoltà economiche ( potrebbe considerarsi un periodo di almeno tre anni). Non vorremmo che la “Guerra del tavolino” lasciasse sul campo morti e feriti. Lasciamo che le guerre “ideologiche” combattute sulla pelle dei cittadini e degli operatori economici vengano bandite e speriamo per sempre.

  Deve vincere tutta la Città: gli operatori economici messi nelle condizioni di trarre i benefici economici attesi dalle loro attività, i turisti e i cittadini vivere una Città accogliente, decorosa e pulita con servizi di qualità, i primi a trascorrere al meglio le proprie vacanze, i secondi a affrontare la propria quotidianità senza sentirsi prigionieri a casa propria. “Azione Alghero” è per una città turistica vera, viva, attiva e attraente, per una città dalle mille offerte e opportunità nella quale i diversi interessi presenti vengano messi nelle condizioni di non confliggere tra loro, ma di integrarsi e concorrere alla sua crescita economica e sociale.

                                       Per Azione Alghero Marco Di Gangi, Maurizio Papa e Luciano Ricciotti