Cinquestelle Alghero e i divieti di balneazione: raccolta di firme per disastro ambientale

Graziano Porcu
  Il Movimento 5 Stelle di Alghero sarà presente con banchettI per la raccolta firme, a cominciare da mercoledì 2 settembre, presso il mercatino settimanale, in via Sardegna angolo con via Corsica, ad Alghero. "Non possiamo assistere impotenti al teatrino della vecchia politica in materia delle cause che determinano la marea gialla, i divieti di balneazione, gli sversamenti di liquami a mare e quanto altro".

  Afferma il Movimento in un documento che prosegue: "Il contesto da emergenza ambientale, che minaccia la salubrità delle comunità e lede gravemente l’immagine turistica della città, non può essere affrontato con il solito sistema. Il logoro teatrino dello scarica barile, il rimpallo delle responsabilità, il gioco delle tre carte, l’illusorio tentativo di confondere le acque per ampliare la platea dei responsabili affinchè nessuno sia responsabile. Tutto questo non è più accettabile. Diamo dunque voce alla cittadinanza, firmiamo una petizione popolare che richiami, sensibilizzi ed esorti l'Amministrazione Comunale a promuovere ed intraprendere azioni concrete e risolutive.

   La tipologia degli eventuali reati connessi all’ inquinamento ed al disastro ambientale, rappresenta una categoria tanto più odiosa, dal momento che mette in pericolo la salute di intere comunità di cittadini. A tutela degli interessi della collettività, si ritiene pertanto opportuno ed anzi necessario che l' Amministrazione Comunale di Alghero si avvalga di tutti gli strumenti normativi disponibili al fine di costituirsi parte civile o di instaurare un procedimento di cognizione per responsabilità da fatto illecito innanzi al tribunale civile.

  Con invito ad avvalersi di eventuali servigi di professionisti, selezionati non già, come da usuale prassi, mediante affidamento diretto, ma bensì mediante valutazione comparativa dei curricula. Ciò al fine di perseguire e contemperare l’efficacia, efficienza e l’economicità dell’azione. L’obiettivo è ottenere la rifusione degli ingenti danni materiali e di immagine subiti dalla Città - conclude la nota - ed esercitare un’azione di marcata deterrenza nei confronti di eventuali ulteriori reati di tipo ambientale".