Cinquestelle denuncia: riduzione dei servizi sanitari per il distretto di Alghero

Roberto Ferrara
  Dal Movimento Cinquestelle riceviamo una nota del consigliere comunale Roberto Ferrara che riportiamo di seguito. "Mercoledì abbiamo partecipato ad un’interessante e opportuna Commissione Consiliare incentrata sull’incerto futuro della sanità locale. Abbiamo prima ascoltato e discusso con il Commissario Straordinario della ASL n.1, il dott. Sussarellu, e successivamente con le diverse sigle sindacali che sono intervenute all’incontro.

In ballo c’è la riorganizzazione della rete ospedaliera che la Regione Autonoma della Sardegna (del Presidente Pigliaru e della sua Giunta, targata PD) sta attuando. Sono principalmente emersi tre punti chiave: il declassamento dell’ospedale di Alghero, la riduzione dei posti letto… ed un’auspicata riorganizzazione generale con un miglioramento del servizio territoriale (es. domicilio). Se i primi due sono norme e numeri, quindi un dato certo, il terzo è solo un auspicio. La Regione vorrebbe far diventare Alghero un ‘Presidio ospedaliero di base’, che detto così non dice nulla, ma significa una drastica riduzione dei servizi offerti dall’ospedale. Si rischia di perdere in futuro: rianimazione, ostetricia e ginecologia, pediatria, cardiologia con UTIC, neurologia, psichiatria, oncologia, oculistica, ORL, urologia, radiologia con TAC ed ecografia, terapia sub-intensiva multidisciplinare, laboratorio SIT, centro trauma di zona (CTZ), Stroke Unit di 1° livello.

   Il piano tende ad accentrare fortemente tutto su Cagliari e Sassari, in particolare sull’Università, depauperando Alghero e Ozieri, anche in quei servizi offerti in reparti di eccellenza e comunque necessari ad una realtà di come la nostra. E’ inaccettabile una riorganizzazione fatta in questo modo, dove la parola d’ordine è ‘posto letto’ e in cui le scelte non sembrano affatto ispirate al miglioramento del servizio. Tra le tante cose, la più incredibile è l’ammissione della non conoscenza del numero di posti letto presenti ad Alghero, proprio da parte dell’ufficio che si occupa del Controllo di Gestione, il cuore di qualsiasi gestione aziendale. Loro dicono 184 mentre sarebbero 126, il 30% in meno!!! Differenza che sballa, se mai gliene fregasse a qualcuno, gli indicatori sulle prestazioni dei vari servizi offerti da reparti.

  Dalla mappa delle scelte fatte, il nord ovest della Sardegna è fortemente penalizzato, senza nessun Presidio ospedaliero di I Livello (tutti quei servizi di cui sopra) mentre il cagliaritano ne avrà addirittura quattro (uno pure a San Gavino). Questi pianificano il nostro diritto alla salute così, a sentimento? Lo specchietto per le allodole è l’ampliamento del Civile (ma se poi ridurranno i servizi?), eterno cantiere della nostra città. Il paradosso, di questa riforma del PD regionale, è che dal taglio di 4,7 miliardi alla sanità, voluto da Renzi PD, deriva l’obiettivo di 3,7 posti letto ogni mila abitanti, ma la Sardegna già oggi è sotto, a 3,5. Quindi in teoria i posti letto dovrebbero aumentare e non diminuire. Visto l’inspiegabile masochismo, parrebbe che l’obiettivo dell’amministrazione regione sia il premio di oltre 200 milioni di euro (tanti bei soldoni), messo in palio da Roma in caso di riduzione dei posti letto…. pazienza se già siamo sotto la media. Ma in fondo, chi se ne frega, chi ha i soldi andrà in una clinica privata… e magari imparerà l’arabo".

                                                     Roberto Ferrara, Movimento Cinquestelle