Divieti di balneazione ad Alghero: il Pd all'attacco della amministrazione Bruno

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  "La nostra città è abituata alla ciclica comparsa dei cartelli che vietano la balneazione in alcuni limitati tratti di litorale e di pari passo alle promesse irrealizzabili di alcuni politici di professione". Il Partito Democratico di Alghero interviene sulla questione riguardante l'inquinamento di alcuni tratti di mare e della conseguente interdizione alla balneazione.

   "L'inquinamento batterico e la marea gialla, puntualmente si materializzano - sostiene Mario Salis , segretario cittadino del Pd - nel pieno della stagione turistica per ricordare a chi ci governa che le promesse da campagna elettorale vanno mantenute. Quando c’è inquinamento è evidente che qualche responsabile possa esserci e di questo se ne occupi la Magistratura. Rivolgersi alla Procura, anche se atto dovuto , non deresponsabilizza dal compito di mettere in atto politiche per l'ambiente. Il governo del territorio è esercizio politico di cui si fanno carico gli eletti democraticamente e inoltre l'ambiente, la salute pubblica, l'igiene, il decoro urbano sono alcune delle funzione che fanno capo al sindaco".

  Il Pd sostiene ancora che "Tali responsabilità vanno esercitate con il massimo dell'impegno, con la profonda conoscenza delle problematiche, con la necessaria documentazione tecnico scientifica e con la dotazione di risorse finanziarie. Strumenti che certamente sono nelle disponibilità dell'ente pubblico e che se utilizzati possono segnare il cambiamento. In questo primo anno di amministrazione Bruno il Pd ha più volte denunciato lo stato di incuria, di precarietà ambientale, e suggerito soluzioni. Nonostante ciò si registra un arretramento, del quale i cittadini si lamentano quotidianamente , di quasi tutti i parametri vitali per una città turistica. La funzione di amministratore va esercitata fino in fondo e demandare ad altri tale compito equivale a farsi commissariare.

   La politica dello scaricabarile è il segnale preoccupante della inadeguatezza a ricoprire incarichi di importanza primaria. Mentre la Magistratura svolge il proprio lavoro, dica il primo cittadino, se conosce bene il problema, quali soluzioni ha avviato, qual è la tempistica e quanto costerà agli algheresi l'operazione. Il sindaco Bruno - conclude la nota - faccia sapere inoltre se è in grado di amministrare la città e lo faccia, oppure in caso contrario, ne prenda atto".