Consiglio regionale: La Base raddoppia

-
  La Base raddoppia la sua presenza in Consiglio Regionale con l’ingresso dell’onorevole Gaetano Ledda. L’adesione è stata ufficializzata questa mattina nel corso dell’assemblea regionale del Movimento a Macomer. Gaetano Ledda, consigliere regionale eletto nella provincia di Sassari nelle file dell’Upc, ha motivato la sua scelta “e dei tanti amici che mi stanno seguendo in questo nuovo cammino” sottolineando “l’affinità nel modo di concepire la politica con i nuovi amici di viaggio: pratica, leale, trasparente. Una politica fatta tra la gente e per la gente. Che non conosce intrallazzi ma ascolta e porta i problemi e le difficoltà dei sardi nel palazzo dei sardi, sapendoli tradurre in proposte concrete”.

  L’assemblea, molto partecipata e ricca di interventi (la grande sala delle caserme Mura era piena “nonostante oggi sia una calda domenica di luglio” ha detto in apertura Efisio Arbau) ha visto la presenza di molti amministratori locali, tra i quali le nuove leve elette alle ultime elezioni comunali che hanno visto La Base protagonista in tutti i centri. Una classe politica, quella de La Base, che si caratterizza per essere giovane, con un’ampia presenza femminile, fresca e con grandi idee. Erano presenti i consiglieri di Nuoro, dove La Base esprime il vice sindaco, ed è stata determinante per la rivoluzione che ha portato all’elezione di sindaco Andrea Soddu; la consigliera e l’assessore di Quartu Sant’Elena, dove Sardegna vera è stata premiata come secondo partito dietro il PD; e c’era anche il gruppo di Porto Torres, dove La Base-Sardegna vera, pur non presente in consiglio comunale, ha registrato un exploid sfiorando il 6%.

   “Il nostro è un movimento che si basa sul rapporto umano – ha detto nel suo intervento Efisio Arbau -. Questo è il nostro punto di forza: siamo leali, ci fidiamo l’uno dell’altro. Metodo che abbiamo trasferito anche nel gruppo d Sardegna vera in consiglio regionale e che ci sta consentendo di lavorare tanto ed al servizio della Sardegna. Questo spesso ci rende antipatici alla politica di professione ma ci consentirà di portare a termine altre rivoluzioni come quelle di Nuoro, ad iniziare dai prossimi appuntamenti elettorali che si terranno a Cagliari e Olbia”.