Silvio Lai sul trasferimento della sede legale a Roma di E.On

Silvio Lai
  Il senatore del PD Silvio Lai interviene sul trasferimento della sede legale della società proprietaria della centrale di Fiumesanto. “Per il territorio sarebbe un danno economico gravissimo. La regione intervenga anche sul Governo e chieda il rispetto degli accordi assunti a suo tempo da E.On.” “La sede legale della società che ha acquisito la centrale di Fiumesanto deve rimanere a Porto Torres ed in Sardegna, e con essa devono rimanere nelle casse della Regione anche gli importanti introiti fiscali.”

   Lo afferma in un comunicato il senatore del PD Silvio Lai che si dice preoccupato dalle notizie del trasferimento a Roma della sede legale della società che gestisce Fiumesanto dopo il passaggio dai tedeschi ai cechi. “Ci auguriamo che le notizie trapelate vengano presto smentite perché in caso contrario il danno per la nostra regione sarebbe di decine di milioni di entrate. Nel 2009, infatti, la società tedesca E.On firmò un accordo con la Regione che da una parte consentiva la realizzazione di un parco fotovoltaico e le autorizzazioni alla costruzione del quinto gruppo e dall’altra impegnava la multinazionale a situare in Sardegna la sede legale di E.On produzione, proprietaria della centrale di Fiumesanto.

   Ora con il passaggio di proprietà alla società della Repubblica Ceca era essenziale che la multinazionale tedesca trasferisse gli impegni e i vincoli esistenti. C’è quanto meno un vincolo morale e di rispetto nei confronti del nostro territorio che non può essere calpestato dai nuovi acquirenti: sarebbe sicuramente un pessimo biglietto da visita. Ma a questo punto non possiamo che chiedere alla Regione di intervenire immediatamente nei confronti del Governo e dei rappresentanti di Eph, per verificare se quanto trapelato corrisponda al vero e, in caso di risposta affermativa, per intraprendere ogni possibile azione che consenta di mantenere a Porto Torres la sede legale.

   Si tratta, come dicevamo, di cifre molto ingenti, se consideriamo che i'utile annuo ha superato in questi anni i 100 milioni di Euro è facile comprendere la quantità di gettito fiscale e di risorse economiche che la Regione perderebbe, e questo a fronte di un accordo stipulato a suo tempo e del quale non si può non tenere conto”.