Che fine ha fatto l'asilo nido aziendale? - Nursing Up al Commissario Sussarello

Alessandro Nasone, Agostino Sussarello
  Il segretario territoriale del Nursing Up, Alessandro Nasone, ha indirizzato una nota al commissario straordinario dell'Asl1 ,Agostino Sussarello, su una questione ormai datata e riguardante l'asilo nido aziendale. "In questi anni abbiamo seguito con attenzione l’evolversi del progetto di creazione di un Asilo Aziendale per i dipendenti della Asl di Sassari presso l’ex istituto psichiatrico di Rizzeddu.

   Opera annunciata in grande stile sulla stampa nel 2009, iniziata nel 2010 con una spesa di un milione e 180 mila euro, consegnata nel febbraio 2014 sotto l’amministrazione Giannico e mai entrata in funzione. Crediamo che l’asilo aziendale, che doveva ospitare fino a 52 bambini di varie età, - prosegue Nasone - così come altri servizi al dipendente, sia essenziale per una azienda sanitaria moderna che metta al centro del sistema lavoro e il benessere del lavoratore. L’asilo infatti può contribuire al miglioramento della qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, così come favorire un rientro delle lavoratrici dalla maternità in tempi più rapidi e le possibilità di sviluppo e carriera delle donne lavoratrici e la valorizzazione dell’apporto professionale di ciascuna di esse alla vita dell’impresa.

   Pensavamo che la ASL - segnala ancora il Nursing Up al commissario Sussarello - avesse deciso di dare vita ad un percorso virtuoso verso la tutela e il benessere dei dipendenti, ma ad oggi siamo costretti a ricrederci. Ogni giorno, infatti, i dipendenti della Asl di Sassari sono costretti ad immettersi nel traffico cittadino per accompagnare i figli nelle strutture della zona adiacente agli ospedali, e questo è inevitabilmente fonte di stress e di ritardi. In aggiunta il personale turnista che entra in servizio alle ore 7 del mattino ha continuamente difficoltà a reperire strutture disponibili ad accogliere i propri figli tra le 06:30 e le 06.45.

   Riteniamo pertanto che la mancata attivazione dell’’asilo aziendale, oltre ad essere una grave incompiuta vista la cifra spesa, sia una grave carenza per la più grande azienda sanitaria del Nord Sardegna, che con questa iniziativa si avviava ad essere capofila nel sostegno sociale ai propri dipendenti". Il sindacato chiede quindi "un immediato incontro per discutere tempi e modi di una attivazione di questo fondamentale servizio aziendale, e di verificare, con l’azienda, se in attesa delle procedure necessarie all’avvio del servizio, sia possibile stipulare delle convenzioni con strutture pubbliche e private nei pressi delle strutture ospedaliere principali della ASL".