Piano infrastrutture - Paci "Stiamo recuperando l'incapacità di chi ci ha preceduto"

Ugo Cappellacci, Raffaele Paci
  La gara per il mutuo da 700 milioni di euro da destinare al Piano Infrastrutture non è affatto conclusa: si è chiusa solo la prima fase, quella della manifestazione d'interesse, che è appunto solo lo step preliminare e non preclude in alcun modo l'eventuale partecipazione alla gara vera e propria che si è appena aperta con l'invio degli inviti alle banche. La gara si chiuderà invece il 12 giugno: solo allora verranno aperte le buste.

   Nel caso in cui non ci fossero offerte da parte delle banche private, la Regione contrarrà il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti alla quale, precisa l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, "avremmo potuto ricorrere sin da subito, perché la legge ce lo consente, senza bandire alcuna gara. Abbiamo deciso di coinvolgere le banche per due motivi: primo per provare a spuntare un tasso d'interesse il più vantaggioso possibile per far risparmiare i sardi, dunque solo ed esclusivamente nell'interesse delle casse pubbliche.

   Secondo - prosegue il vicepresidente della Giunta - per dare, in un'ottica di attenzione alla concorrenza, un'opportunità agli istituti di credito che operano in Sardegna e un segnale al mercato, pur nella consapevolezza che con tassi di mercato così bassi non è facile che istituti privati possano offrire condizioni più vantaggiose di quelle della Cdp. Nonostante questa consapevolezza, stiamo provando a far risparmiare i sardi, tant'è che nell'articolo 4 comma 2 della Finanziaria c'è scritto chiaramente che la Regione avrebbe preso in considerazione solo offerte con tassi d'interesse più vantaggiosi di quelli della Cdp".

   Per quanto riguarda la Cassa Depositi e Prestiti, "i contatti con l'Assessorato sono quotidiani, c'è un'interlocuzione continua che non si è mai interrotta" sottolinea l'assessore Paci. Che sulla durata del mutuo spiega: "Non ci sono difficoltà né ostacoli né altri fantomatici misteri. È molto semplice: la Cdp ha un prodotto standard che prevede l'erogazione in cinque anni. Noi abbiamo spiegato che per realizzare infrastrutture pubbliche cinque anni sono troppo pochi e abbiamo chiesto un tiraggio su otto anni. In entrambi i casi la restituzione del mutuo è prevista in 20 anni".

   "La situazione è chiara e lineare - ribadisce Paci - Stiamo rispettando iter e tempi, non ci sono ritardi e il Piano Infrastrutture si farà. Tutto il resto sono sterili, inutili polemiche da campagna elettorale messe in piedi da chi ha solo ed esclusivamente interesse a remare contro una Giunta che invece sta finalmente cambiando la Sardegna, dopo averla trovata in condizioni disperate. Il Piano infrastrutture, che ora è all'attenzione della Commissione Consiliare, è un intervento atteso e apprezzato da tutte le associazioni e i sindacati, perché finalmente aiuterà in modo determinante a superare il gap infrastrutturale che l'Isola da sempre subisce imprimendo allo stesso tempo una svolta all'economia sarda, duramente provata dalla crisi e dall'incapacità di chi ci ha preceduto".