Il decreto legge Maninchedda "apripista" per gli appalti nei trasporti pubblici

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  "Riteniamo che il Disegno di Legge sugli appalti dei Lavori Pubblici, recentemente approvato dalla Giunta regionale sarda, sia un indispensabile strumento di programmazione per evitare sprechi nella gestione delle risorse pubbliche e favorire scelte rispettose dell'ambiente nei nostri territori ed una più marcata partecipazione delle piccole imprese locali.

   Contemporaneamente, consideriamo che la prevista fine del ricorso al “massimo ribasso” e gli incentivi per l'assunzione di giovani professionisti e disoccupati, nonché l'istituzione dell'Agenzia Regionale per gli Appalti, forniscano una straordinaria risposta alle legittime aspettative dei cittadini che pretendono maggior trasparenza in questo settore".

   Lo sostiene il Circolo Trasporti Pino Puglisi del Pd sassarese che aggiunge. "Ma l'aspetto più rilevante, almeno per noi che da tempo ci occupiamo delle questioni inerenti il comparto Multiservizi, è che il ddl presentato dall'Assessore Maninchedda, può essere considerato un “apripista” ed un utile esempio per facilitare un auspicabile intervento della Giunta Regionale sarda che preveda di avocare a se stessa il ruolo di governo anche degli appalti necessari ed in essere nelle aziende esercenti il trasporto collettivo nella nostra regione, avendo cura di non sconfinare negli ambiti del governo nazionale, ma agendo comunque dentro le competenze che lo stesso ha attribuito alle Regioni.

  Competenze che dovranno riguardare con urgenza anche la non più rinviabile istituzione di un'unica stazione appaltante del trasporto pubblico locale, che individui, nei bandi, i criteri di massima per la definizione degli standard che consentano di coniugare la convenienza economica con la qualità dei servizi richiesti e con le clausole di tutela dell'occupazione e della misura della retribuzione mensile percepita alla data del cambio di appalto. La Regione potrà inoltre, come per i lavori pubblici, incentivare le piccole imprese sarde che vorranno associarsi fra loro.

  Ribadiamo la nostra ferma volontà nel proseguire ad impegnarci per la soluzione degli annosi problemi che affliggono i lavoratori degli appalti anche nel settore trasporti, evidenziando per l'ennesima volta che a gli stessi sono ancora negati anche i più elementari diritti, quali, ad esempio, il riconoscimento dell'anzianità di servizio ed il conseguente valore economico in busta paga. Così come l'impossibilità degli avanzamenti di livello professionale previsti nel ccnl di categoria, ma non applicabili agli stessi poiché, nel cambio di appalto, vengono riconsiderati nuovi assunti.

   Consideriamo indispensabile che, allo scopo di garantire trasparenza e controlli su quanto previsto nei bandi di gara e nelle norme generali in materia di appalti, la Ras si doti di un Osservatorio Regionale, composto, oltre che da rappresentanti istituzionali ed aziendali, anche da dirigenti sindacali, costretti, questi ultimi, a complicate e delicate vertenze in occasione di cambi di appalto, per evitare decurtazioni di ore lavorative e quindi di salario a danno dei lavoratori.

   Vogliamo infine rivolgere un appello alle Istituzioni - conclude il Circolo Puglisi - affinché dedichino maggiore attenzione a tutti i lavoratori che prestano la loro opera in condizioni di precarietà che ledono pesantemente la loro dignità e li collocano fra gli “ultimi” nel mondo del lavoro e per i quali occorrerà concretizzare le nobili riflessioni enunciate, in occasione della cerimonia per il 25 aprile a palazzo Ducale, dal Sindaco Nicola Sanna: ….”l'indifferenza è abulia, non è vita....” e dal Vice Presidente della Provincia Lino Mura: “....essere Partigiani oggi vuol dire difendere il lavoro, le Organizzazioni sindacali e i diritti dei lavoratori....”