Silvio Lai sul mondiale Rally in Sardegna

Silvio Lai
  “Vedo in questa vicenda del rally, segni di provincialismo che non si addicono alle istituzioni e al livello dell’argomento che viene trattato, perché non riuscirei ad immaginare la Regione Lombardia che fa saltare il GP di Formula 1 perché piuttosto che farlo a Monza propone di farlo all’autodromo di Varese, città del Presidente Maroni.” Così interviene Silvio Lai, senatore Pd, sulle polemiche legate alla prova mondiale di rally.

   “Mi auguro un intervento decisivo del Presidente Pigliaru perché non farebbe bene all’isola non solo perdere una manifestazione mondiale di questo profilo, che lancia la stagione turistica in tuta l’isola, ma soprattutto perderla con questo stile, tra litigi inutili e stucchevoli tra città, e perdendo la faccia sul piano nazionale. Chiunque abbia fatto un approfondimento diretto su questa vicenda non può che arrivare alla conclusione che non ci sia mai stata, né ci può essere, una possibilità di scelta in capo alla Regione su un evento di questo genere che risponde a regole organizzative e sportive peculiari.

   L’unica alternativa nei fatti è tra ripetere l’edizione dello scorso anno che toccava 6 province su 8 facendo base ad Alghero e l’annullamento della prova mondiale del rally in Italia per questo anno con lo spostamento in altra regione (la Sicilia, da sempre candidata, o la storica sede di Sanremo). Ciò che è avvenuto tra la Regione e l’ACI è frutto di un’interlocuzione nella quale da una parte si dava per scontato la riconferma dell’edizione di successo dell’anno precedente, con colloqui avvenuti a margine della manifestazione del giugno 2014, dall’altra l’idea che si potesse con facilità riprogrammare l’edizione riportando a Olbia la base del rally, probabilmente sottovalutando le ragioni dello spostamento, a tutti conosciute.

   Prima di ritirare l’interesse alla manifestazione nel 2015 che impedirà di confermarla in Sardegna nei prossimi anni, penso che, con tutto il rispetto e la stima per l’assessore al turismo che ha seguito in questi mesi questo percorso, la responsabilità del fare o no una manifestazione mondiale di quel livello, unica in Italia e tra le 13 mondiali, che vale oltre 5 milioni di budget e porta l’immagine dell’isola per 4 giorni in tutto il mondo, può ricadere solo sul Presidente.”