Fondazione Banco di Sardegna e Partito Democratico: per i Riformatori se ne occuperà la Procura

-
  “Sarà la Procura della Repubblica ad occuparsi della Fondazione Banco di Sardegna”. Lo ha dichiarato l’avv. Roberto Frongia, componente del coordinamento regionale dei Riformatori sardi, annunciando l’iniziativa del partito dopo la lettera di diffida con richiesta di risarcimento danni, ricevuta il 20 novembre scorso da uno studio legale di Milano e indirizzata allo stesso Frongia ed al coordinatore provinciale sassarese del partito Michele Solinas.

  Oggetto della diffida, alcune dichiarazioni riprese dalla stampa rilasciate da Frongia e Solinas sia sulla “contiguità” fra gli organi di governo della Fondazione ed il Pd che sulla gestione del patrimonio ad essa affidato. “Le stesse cose che diciamo noi da tempo – ha osservato Frongia – le dicono pubblicamente anche autorevoli esponenti del Pd come Arturo Parisi ed il presidente della Regione Francesco Pigliaru, oltre ad economisti come Tito Boeri e Luigi Guiso, notoriamente vicini al Pd”.

  La verità, ha concluso l’avv. Frongia, “è che hanno voluto colpire noi perché ci occupiamo di questi problemi dicendo le cose come stanno. Chiediamo da tempo trasparenza sulla Fondazione ed ora la chiediamo anche a Renato Soru, nuovo segretario regionale del Pd, su almeno tre punti: intreccio fra Fondazione, Banco di Sardegna e Partito democratico, operazione Sardaleasing, uscita della Fondazione dal Banco come prevede la legge”.

  Michele Solinas, responsabile dei Riformatori per la Provincia di Sassari, ha affermato che “su un tema così importante per la Sardegna e per il rapporto della Fondazione con il territorio, avrei preferito una risposta politica alla nostre critiche; sono e resto convinto, l’ho detto pubblicamente proprio in una delle dichiarazioni incriminate, che il collegamento fra Fondazione e Pd faccia male anche al Pd”.

  Il presidente del centro studi dei Riformatori Franco Meloni, infine, ha messo l’accento sulla natura politica delle critiche rivolte dal partito alla Fondazione. “Siamo un partito civile – ha detto – e non abbiamo mai insultato nessuno, abbiamo parlato di sistema e non di persone, abbiamo chiesto chiarezza nell’interesse dei Sardi e della Sardegna, siamo di fronte al tentativo barbaro di metterci a tacere e lasciamo alla Magistratura ogni valutazione”.