Al via la campagna di informazione sulla nuova politica agricola comunitaria

-
  A breve, infatti, saranno definiti i provvedimenti di attuazione della nuova Pac per il periodo 2014-2020, una politica che è caratterizzata da due pilastri fondamentali: i pagamenti diretti (premi Pac) e lo sviluppo rurale.

  Per arrivare informati e preparati, quindi, Copagri ha programmato una campagna informativa rivolta agli operatori agricoli che inizia giovedì (23 ottobre) con un seminario sui temi del primo pilastro (premi Pac) che si terrà a Sanluri (dalle 10.30 nella sala dell’ex Montegranatico) e che vedrà come relatori Tommaso Betza di Laore e Remo Longarzia di Copagri nazionale.

  Il primo pilastro si riferisce ai pagamenti diretti e cioè agli aiuti che sono destinati ai produttori agricoli in possessori di terreni agricoli, a prescindere dalla loro coltivazione: per la prima volta usufruiranno di aiuti anche gli ortofrutticoltori, i coltivatori di patate e viticoltori, prima esclusi. Ai “titoli” calcolati secondo meccanismi abbastanza complessi, si potranno aggiungere alcuni premi “accoppiati” e cioè legati alla produzione in particolari settori come il latte e le carni bovine, le carni ovicaprine, il grano duro, le leguminose da foraggio e da granella, il riso, la barbabietola, il pomodoro da industria e l’olio di oliva.

   In questo quadro la Sardegna registrerà un leggero miglioramento del valore dei titoli a ettaro, ma sarà sempre ben lontana dagli aiuti medi riservati ad altre Regioni. In effetti, hanno prevalso gli interessi dei paesi comunitari e, all’interno del nostro Paese, delle Regioni più forti. L’applicazione del “modello irlandese”, però, impedirà che un titolo possa diminuire più del 30% entro il 2019. Per meglio chiarire il concetto, inoltre, occorre precisare che il titolo medio per ettaro del precedente periodo di programmazione è stato per la nostra Isola pari a 143,90 euro per ettaro, quello medio italiano di circa 300 euro e di oltre 500 per Puglia, Calabria, Veneto e Lombardia.

   Anche per i premi accoppiati, la Sardegna, in rapporto alle altre Regioni, ne trarrà vantaggi limitati anche se il nuovo assessore ha richiesto e ottenuto, con il contributo fattivo di tutte le organizzazioni, che venisse riconfermato il contributo per le carni ovine certificate, come l’Igp Agnello di Sardegna. Qualche aiuto arriverà anche da altri settori dove però, per la diversa dimensione produttiva, vi sono concorrenti molto più importanti di noi.