Stefano Lubrano: "La maggioranza continua a giocare a nascondino"

Mario Bruno
  Il presidente del Parco di Porto Conte, Stefano Lubrano, ha diffuso una nota in relazione al recente intervento, in una nota a firma "la maggioranza" che sostiene il sindaco Mario Bruno, nel quale gli vengono chieste le dimissioni. Di seguito l'intervento di Lubrano.

  "I temi da me proposti sulle questioni del Parco più di due settimane fà trovano finalmente risposta, e dispiace constatare, per l'ennesima volta, le pratiche scorrette di chi anzichè assumersi le proprie responsabilità come il proprio ruolo impone, si sveglia proprio il giorno in cui è convocata l'assemblea per la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione lasciati vacanti dalle recenti dimissioni, per affrontare temi delicati ed importanti affidandoli ad un comunicato stampa, anzichè esprimere le proprie idee e posizioni nel luogo preposto ovvero l'assemblea del Parco.

   Auspico che questo comunicato sia una mera anticipazione delle posizioni che lecitamente i consiglieri vorranno esprimere stasera in assemblea; una eventuale assenza in assemblea da parte degli stessi consiglieri della maggioranza darebbe l'idea di nascondersi e di non avere il coraggio di affrontare le questioni per cui hanno chiesto ed ottenuto il voto dagli algheresi. Sono infatti di pubblico dominio le evidenti difficoltà del sindaco nel trovare soluzioni alle liti interne alla maggioranza per le nomine di sotto governo e questo è ancor di più dimostrato dal grossolano tentativo distogliere l'attenzione sui litigi della maggioranza per la nomina dei due membri del consiglio di amministrazione con le difficoltà normative legate alla nomina del presidente.

   Un conto è l'elezione del presidente, un altro conto è l'elezione dei due membri del CdA, che possono tranquillamente essere eletti senza alcun problema di natura giuridica; infatti questi possono, come previsto dalla legge istituiva del Parco, essere scelti anche al di fuori del Consiglio Comunale, pertanto non ricadono nella fattispecie della Legge Severino Il problema è che non vi è alcun accordo sui nomi da indicare per il Parco, così come a pochi mesi dall'insediamneto della giunta si sta discutendo di un suo rimpasto e perchè poi ci sono nomine pesanti come quelle di META ancora da chiudere.

   Nel comunicato si elogia il mio operato, "svolto in maniera diligente e gratuita"; naturalmente ringrazio per tali apprezzamenti, ma ritengo che le motivazioni politiche del comunicato siano decisamente deboli, sopra tutto quando si invoca il commissariamento del Parco, e lo si motiva appunto con ragioni politiche non per ragioni amministrative o di risultati.

   E' importante ricordare ai cittadini, appunto, che il mio mandato è stato a costo zero, mentre il commissario, di nomina politica, verrà pagato con i soldi del Comune, in questa evenienza è bene sapere che il costo del commissario sarà equiparato al costo del presidente del Parco che a sua volta era equiparato allo stipendio base del sindaco, ovvero 3.500 euro netti al mese. Non sappiamo - conclude Stefano Lubrano - quale sarà la durata dell'eventuale mandato del commissario, sappiamo però che anche un solo giorno di commissario costerà alle tasche dei cittadini una cifra, compresi i contributi, che avrebbe consentito di dare risposte ad altre urgenze, anche minime, ma avrebbe consentito di dare risposte se non al plurale almeno al singolare".