Fondazione Banco di Sardegna: rifugio per i trombati del PD

Michele Cossa, Luigi Crisponi, Attilio  Dedoni
  Chi perderà le primarie del Pd ha già il posto pronto alla Fondazione Banco di Sardegna e, considerato quanto è già successo dopo le primarie di Sassari, è urgente che il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, faccia sentire la sua voce per evitare che il Pd continui a trattare la Fondazione Banco di Sardegna come un ente di sua proprietà".

   Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa che ha presentato un'interrogazione, assieme ai colleghi di gruppo Attilio Dedoni e Luigi Crisponi. "Abbiamo appreso - si legge nell'interrogazione - che, in questi giorni, la direzione regionale di un partito politico avrebbe suggerito di aumentare di due componenti il consiglio di amministrazione della Fondazione per “fare posto” ai due candidati che risulteranno sconfitti nelle imminenti elezioni primarie per la scelta del segretario".

   Il Pd, prosegue Cossa, "considera la Fondazione Banco di Sardegna come cosa propria e addirittura ne parlano nella loro direzione. Una scandalo in piena regola". Per questo motivo, Cossa chiede al presidente della Regione se non ritenga di dover immediatamente intervenire presso i vertici della Fondazione Banco di Sardegna perché sia garantita la più netta separazione tra finanza e politica, rispondente a valori morali ed etici, oggi fortemente sentiti.

   Se non ritenga, altresì, che la Fondazione Banco di Sardegna debba essere chiamata a rispondere alla comunità dei sardi del proprio operato". Infine Cossa chiede se "la Fondazione abbia messo in atto tutti gli strumenti opportuni e necessari per ottenere un profondo cambiamento delle regole di governance, finalizzato alla trasparenza della rappresentatività negli organi e alla garanzia di ricambio dei componenti".