Matteo Tedde si difende e attacca Michele Pais

Matteo Tedde, Michele Pais
  "Nel pallone, in occasione dell’ultima seduta consiliare, c’era una sola persona, e non era il sottoscritto; ma il consigliere Pais". Così Matteo Tedde replica alle turbolenze emerse nel corso della riunione del consiglio comunale di giovedì 18. Il presidente del consiglio aggiunge ancora: "I suoi atteggiamenti sono sintomatici di scarsa lucidità, come si evince dalla sequenza cronologica dei suoi comportamenti in merito alle vicende riguardanti il bilancio.

  Disattende gli impegni presi dal suo capogruppo; prende a sua volta degli impegni che poi disconosce; ancora una volta rinnega di fatto gli accordi presi dal suo capogruppo cinque minuti prima; mette ulteriormente in imbarazzo i suoi colleghi che sono addirittura costretti a difenderlo. Devo rammentare che l’aula non è un luogo da utilizzare per mettere in scena rappresentazioni teatrali.

  Non è un luogo da sfruttare per cercare visibilità in maniera esasperata. Fin dall’inizio del suo intervento sull’ordine dei lavori, il consigliere si è interessato esclusivamente ad attaccarmi, come ha fatto negli ultimi giorni, non curandosi del fatto che si stava cercando di lavorare tutti insieme nell’interesse della città. Onde evitare di invitarlo ad abbandonare l’aula, ho preferito sospendere la seduta, visto che comunque si era deciso di aggiornare il Consiglio sul rendiconto al 30 settembre, come unitariamente stabilito. Naturalmente questa è stata soltanto l’ultima bravata del consigliere Pais.

  Il quale fin dall’inizio ha svolto esclusivamente il ruolo di disturbatore, senza riuscire a dare il benché minimo contributo. Sarebbe opportuno che alcune persone mettano da parte il proprio ego, comprendendo - conclude Matteo Tedde - che siamo chiamati a prestare il nostro servizio alla città, non a tentare di costruire delle piccole carrierine politiche".

  Ma la replica di Matteo Tedde non spiega se la materia del contendere erano i famosi 20 giorni di legge che sono previsti per la convocazione del consiglio dal deposito degli atti di natura tecnico finanziaria. E che su questo piano la convocazione è stata difforme e quindi irregolare. Non spiega se le tesi sostenute da Pais erano delle coglionerie o se invece interpretavano il regolamento. Varrebbe la pena ricordare che le riunioni dei capigruppo non hanno il potere di cambiare le leggi vigenti, anche se qualcuno cerca di aggirarle.