Patetica seduta del consiglio: il presidente Matteo Tedde chiude l'assemblea - Le opposizioni chiedono immediate dimissioni

Consiglio Comunale, Alghero, Sardegna
  Sono saltati i nervi al presidente del Consiglio Comunale, Matteo Tedde, che nel corso della seduta di giovedì sera oltre ad aver tolto la parola a un consigliere dell'opposizione, Michele Pais, che sosteneva una tesi già rappresentata da tempo sulla irregolarità della convocazione del consiglio, ha sciolto la seduta.

  La materia del contendere riguardava la convocazione dell'assemblea civica, effettuata forse con una prova muscolare da Tedde, per la discussione e l'approvazione del consuntivo. La legge prevede che tale adunanza si svolga dopo 20 giorni dalla deposizione degli atti in modo da dare a tutti i consiglieri la possibilità di approfondire gli argomenti sui quali dovranno successivamente esprimere il loro voto.

  Ma nonostante fosse chiaro a tutti quali erano i termini di legge, Matteo Tedde ha convocato comunque il consiglio aprendo un contenzioso abbastanza inutile, che poteva essere evitato. Va ricordato che nel caso di una irregolarità del genere e in presenza di un ricorso al Tar è previsto lo scioglimento del consiglio comunale. Il palese errore di Tedde ha creato momenti di imbarazzo anche tra i suoi consiglieri di maggioranza. Quelli di minoranza hanno aggirato l'imbarazzo e diffuso subito una nota nella quale si chiedono le dimissioni di tedde.

   Di seguito il documento: "I Consiglieri Comunali di Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Partito Democratico chiedono le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale Matteo Tedde. Per l'ennesima volta ha dimostrato tutta la sua incapacità ed inadeguatezza, nel ricoprire l'importante ruolo al quale è deputato, il suo atteggiamento manifesta una totale impreparazione nella gestione dell'aula, infatti con prepotenza e in dispregio delle più elementari regole democratiche, ha mortificato il ruolo del Consigliere Comunale nell'assise più importante e rappresentativa della città.

   Oggi con un atto arbitrario non riuscendo a gestire il suo compito, ossia quello di arbitro imparziale e garantista dei ruoli, ha chiuso i l avori del Consiglio Comunale dopo soli dieci minuti dall'inizio impedendo che l'aula discutesse sull'ordine dei lavori concordato in Conferenza dei Capigruppo svoltasi solo pochi minuti prima. Vogliamo sottolineare che a causa di questa condotta capricciosa ed infantile è stato creato evidente imbarazzo e disagio a tutti i Consiglieri Comunali, causando inoltre un sicuro danno erariale meritevole dell'attenzione degli organi competenti". A quale danno erariale si riferiscono i consiglieri dell'opposizione è evidente : il costo di ben due sedute del consiglio, qualcosa come circa 5 mila euro.