Arriva l'assessore: giovedì incontro Bruno Arru per la sanità

Mario Bruno, Luigi Arru
  Giovedì prossimo l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, sarà ad Alghero insieme al direttore generale, Giuseppe Sechi. Lo segnala il sindaco Mario Bruno che a proposito del mancato decollo dell'ipotesi di un nuovo ospedale ad Alghero ha voluto fare sull'argomento una precisazione.

   "Nessuno scippo o dirottamento di fondi destinati alla sanità tra Alghero e San Gavino, ma un percorso parallelo - entrambi sede di nuove strutture ospedaliere, come previsto nel Piano Regionale Sanitario dall'allora Giunta Soru - con la sostanziale differenza, per ora, che San Gavino è stato finanziato, anche perché sede Asl del territorio e favorito dalla spinta di tutto il Medio Campidano, cosa questa non avvenuta evidentemente per Alghero. Si tratterà di attivarsi con maggiore forza e convinzione per recuperare le risorse, cercando di coinvolgere maggiormente gli stessi cittadini e la dirigenza aziendale sanitaria".

  Bruno denuncia una "mancata spinta" da parte del territorio algherese ma vale la pena ricordare che nella storia di Alghero il territorio non ha mai avuto la presenza di tre consiglieri regionali come nella passata legislatura, lo stesso Bruno, Pietrino Fois e Carlo Sechi. Il sindaco segnala poi che nell'incontro con Arru si parlerà "delle numerose criticità dei due ospedali, compreso il futuro del Marino". Bruno a proposito delle recenti decisioni della Giunta regionale sostiene ancora: "Ben vengano gli interventi finanziati, che seppur parziali, consentiranno infatti di mettere a norma alcuni impianti.

  Noi continueremo a lavorare per ottenere un unico ospedale, perché aldilà del fatto che diventi un unico stabile, con servizi accorpati e un lavoro più razionale, questo consentirà di determinare i posti letto complessivi, senza smembrarli tra le due strutture come avviene oggi, col rischio sempre presente di vedere chiudere un plesso, come nel caso dell'ospedale Marino, sempre presente nelle liste ministeriali dei presidi critici. Poi parleremo dell'impossibilità di effettuare una semplice mammografia al Civile, dell'organizzazione del personale medico e infermieristico, ma anche dell'assistenza domiciliare e dei tanti problemi connessi".