Musmeci e Campus "bacchettano" la dirigente del Margherita di Castelvì

Liceo Psicopedagogico e Linguistico Margherita di Castelvì, Sassari, Sardegna
  «La polemica forzatamente portata avanti dalla dirigente dell’istituto magistrale ha la stessa dirompenza e la stessa dimensione di una tempesta in un bicchiere d’acqua, ossia è ingiustificabile e inspiegabile secondo qualsiasi logica».

   L’assessore provinciale dell’Edilizia scolastica, Mario Campus, e quello dell’Istruzione, Rosario Musmeci, rispondono all’unisono e in termini estremamente perentori alle accuse sollevate dalla docente Cristiana Piazza, dirigente del Liceo “Margherita di Castelvì”.

   La scelta di una replica congiunta vuole rimarcare che «la posizione dell’amministrazione provinciale è solo una e le decisioni sono state abbondantemente condivise da entrambi i settori», spiegano Campus e Musmeci. All’origine della discordia ci sono nove aule. Tante sarebbero secondo la professoressa Piazza quelle che mancano all’istituto per garantire a tutti gli studenti iscritti il regolare svolgimento dell’attività scolastica. Secondo la dirigente la Provincia non è stata in grado di prendere una decisione e costringe in questo modo gli studenti e l’istituto a una partenza di anno scolastico ad handicap.

   La Provincia, da parte sua, rispedisce al mittente l’accusa e ribatte. «In attesa che alcuni lavori di manutenzione e messa in sicurezza alle strutture a disposizione dell’istituto permettano di ripristinare quella che per tutti rappresenta la soluzione migliore – dicono gli assessori –abbiamo già individuato e prospettato alla dirigente, nel corso della riunione con gli altri presidi interessati e con i tecnici dell’amministrazione, una soluzione transitoria che fosse compatibile anche con le esigenze delle altre scuole che dovranno momentaneamente ospitare alcune classi delle magistrali».

   Per essere precisi, grazie anche alla disponibilità degli altri dirigenti scolastici, tre classi saranno ospitate nella scuole media di corso Margherita di Savoia, praticamente attigua alla sede centrale del “Margherita di Castelvì”, mentre altre sei saranno ospitate dall’istituto tecnico commerciale di via De Carolis, all’interno del quale i ragazzi delle magistrali potranno usufruire anche dell’auditorium e della palestra. «Abbiamo incontrato la dirigente Cristiana Piazza già da dieci giorni e le abbiamo comunicato questa soluzione, che per quanto temporanea ci sembra la meno disagevole e la più ragionevole rispetto alle disponibilità di spazi di cui attualmente dispone il sistema scolastico provinciale nel suo complesso», stigmatizza in particolare Mario Campus, che stigmatizza il comportamento della dirigente.

   «Mi descrive come un Cristo in croce, incapace di dare una risposta o di assumere una decisione, ma commette due errori – dice Campus – da un lato tenta di mettere uno contro l’altro i settori dell’amministrazione e gli assessori, non sapendo che le decisioni sono state prese solo dopo un ragionamento condiviso». Ma l’errore più grave, secondo l’assessore, è che «tenta di tirare in ballo la Provincia rispetto a questioni che riguardano il suo rapporto con qualche altro dirigente scolastico, ma non sono minimamente intenzionato a farmi tirare la giacca per imporre decisioni che ledano l’autonomia di ogni istituto – è l’ultima replica di Campus – le decisioni vanno condivise e la disponibilità degli altri dirigenti è fondamentale per risolvere i problemi, come è successo in questo caso con i colleghi della professoressa Piazza».