Una proposta operativa in tre direttrici per salvare l’economia della
Sardegna. Immettere immediatamente liquidità nel nostro sistema
produttivo e utilizzare la nostra moneta complementare esistente, il
Sardex, per salvare la stagione turistica. Per farlo la Regione
dovrebbe creare subito un fondo di garanzia complessivo a copertura
dell’intera operazione.
E' il pacchetto prospettato dal consigliere Antonello Peru – Cambiamo!
Udc – che ha presentato i capisaldi del programma "Le misure proposte
fino ad oggi portano sicuramente una boccata di ossigeno alle famiglie
in difficoltà e cercano di dare una risposta alle attese di tutto il
mondo imprenditoriale che rischia di pagare un prezzo insopportabile
per l’emergenza coronavirus.
Ho cercato in questi giorni di dare il
mio contributo portando non solo le mie proposte ma anche quelle che
sono venute fuori dal confronto con studiosi ed esperti di materie
economiche e sociali ma anche dall’ascolto dei rappresentanti delle
categorie produttive – spiega l'esponente centrista - È emersa una
verità e un’esigenza inconfutabile: tutto il nostro tessuto produttivo
non può aspettare i tempi tecnici degli aiuti statali e regionali, non
si può attendere anche un solo giorno. Le scadenze sono quotidiane e
non intervenire tempestivamente rischia di creare danni
incalcolabili".
Grazie al fondo di garanzia creato si deve chiedere al sistema
bancario sardo di mettere immediatamente a disposizione delle imprese,
senza alcuna istruttoria, finanziamenti a tasso zero di almeno 25 mila
euro garantiti al 100% dalla regione e da restituire in 6 anni.
Il
fondo di garanzia a copertura metterebbe così le banche nelle
condizioni di poter erogare nel giro di uno o al massimo due giorni.
"Le banche, in questo momento, sono per le imprese quello che un
ospedale rappresenta per una persona positiva al Covid19 e che
necessita del respiratore: non si puoi dire ad un’impresa che deve
aspettare i tempi di un’istruttoria. Mi rendo conto che si tratta di
un’operazione non semplice ma l’obiettivo deve essere questo e si deve
agire con una tempistica praticamente azzerata – aggiunge Peru - La
parte di supporto strategico alle scelte politiche deve essere
affidata ad una task force di economisti. Come per l’emergenza
sanitaria ci si affida ad una commissione scientifica allo stesso modo
si deve operare per l’emergenza economica".
La seconda proposta: immissione mini bond da parte della Regione
attraverso la Sfirs.
"C’è una grande liquidità in Europa e per questo si può ipotizzare
questa operazione avvallata dalla Consob, con tutti i crismi del
mercato finanziario. Raccogliere la provvista di liquidità per
investimento e a sostegno del sistema produttivo".
La terza direttrice di intervento può invece essere la chiave per
salvare la stagione turistica e con essa salvaguardare le imprese del
settore ricettivo, i loro dipendenti, le aziende e i lavoratori
stagionali e tutte quelle dell’indotto. "Per farlo, come abbiamo
detto all’inizio, la proposta è di utilizzare la nostra moneta
complementare, il Sardex – rimarca l'esponente di Cambiamo1 Udc -
Abbiamo la fortuna di avere un circuito già perfettamente funzionante
a cui aderiscono oltre 12 mila imprese. A questo circuito si dovrebbe
chiedere una disponibilità perché si metta al servizio del sistema
produttivo regionale. In caso di risposta affermativa potrebbe essere
utilizzato per una emissione straordinaria effettuata dal circuito
stesso e garantita dalla regione a favore delle imprese del settore
turistico e delle famiglie sarde che beneficerebbero di un bonus
vacanze. Ad ulteriore garanzia di questa operazione la Regione dovrà
consentire la possibilità per gli aderenti al circuito della moneta
complementare di poter pagare in Sardex le imposte regionali.
Considerato che le imposte regionali, addizionali regionali e Irap,
hanno un valore annuo di circa 600 milioni di euro, l’emissione
straordinaria di Sardex potrà essere dimensionata proprio a questa
somma. Di questi 600 milioni: 300 milioni (fino a 30 mila euro per
ciascuna impresa) andrebbero a soddisfare le esigenze di circa 10 mila
imprese sarde del settore turistico che, iscrivendosi al circuito,
potrebbero usare la moneta complementare per sostenere l’attività
turistica, acquistare prodotti agroalimentari sardi ma anche per
pagare beni e servizi di altre imprese sarde funzionali all’attività
turistica. Si innesterebbe quel processo di economia circolare con una
moneta completamente sarda, utilizzata dalle imprese per i loro
acquisti".
A beneficiare degli altri 300 milioni di crediti sarebbero proprio
circa 300 mila nuclei familiari della nostra Isola che iscrivendosi
volontariamente al circuito otterrebbero un bonus vacanza da 1000
Sardex da spendere nelle strutture ricettive della nostra regione. In
questo modo la stagione turistica sarebbe salva e le nostre famiglie
avrebbero quindi la possibilità di poter usare i crediti per pagare la
loro vacanza in Sardegna. E per la realizzabilità dell’operazione è
fondamentale che la moneta continui a circolare, consentendo ai
detentori dei crediti di pagare proprio in Sardex i tributi di
derivazione regionale.
C’è un ultimo aspetto, forse il più importante: è possibile con
un’emergenza sanitaria in corso pensare che si possano programmare
vacanze questa estate? La risposta può essere affermativa dimostrando
che "la Sardegna, sulla base di uno screening di massa, ha il pieno
controllo del venir meno della diffusione del virus, proponendosi al
resto del mondo come regione Covid19 free. Per far questo serve
investire tutto l’occorrente in tamponi ed in laboratori di ricerca
per effettuare tamponi a tappeto in tutta l’isola. Con una decina
milioni di euro si potrebbero fare tamponi a tutti i cittadini sardi,
isolando realmente e nel concreto il virus e permettendo di avviare la
ripresa delle attività e delle uscite ma rendendo soprattutto la
Sardegna un’isola felice dove poter trascorrere una vacanza in totale
sicurezza. Anche gli accessi nell’Isola infatti sarebbero possibili
solo a chi è in possesso di una certificazione, eseguita in una
struttura sanitaria nell’immediata vigilia della partenza, che attesti
la negatività al virus – conclude Peru - Possiamo considerare quello
che stiamo vivendo come un periodo in cui servono sforzi ma anche
decisioni straordinarie e coraggiose, come quelle che a nostro avviso
vanno assunte subito qui in Sardegna".