Reti da pesca nell'area marina di Capo Caccia: denunciato un pescatore algherese - Sequestrate 2.500 metri di reti

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  Durante l'attività di controllo e polizia marittima all’interno dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, il personale della motovedetta CP559, dipendente dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, ha salpato e posto sotto sequestro una rete da posta della lunghezza di circa 2,5 km., posizionata nella Zona B dell’Area Marina Protetta. Tale attrezzo, rinvenuto a poche decine di metri dalle falesie da Capo Caccia, fin oltre la frequentata Cala Inferno, era stato collocato con segnalamenti non idonei, poco visibile per le unità in transito in quel tratto di mare, rotta principale di navigazione delle Motonavi da traffico passeggeri che portano alle Grotte di Nettuno, e pertanto costituente serio e concreto pericolo per la sicurezza della navigazione.

  Alcuni tratti di mare interessati dalla calata delle reti sono inoltre frequentati in maniera abbondante sia da diportisti, sia da centri autorizzati di immersioni turistico ricreative. Successivamente al salpamento, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto a restituire al mare diverse specie ittiche rinvenute, ancora in vita, tra le maglie dell’ attrezzo. Nella mattinata odierna, il proprietario degli attrezzi da pesca si è presentato spontaneamente presso gli Uffici di Circomare Alghero, ed è stato deferito all’Autorità giudiziaria in violazione delle norme vigenti in materia di Sicurezza della Navigazione. Il totale degli attrezzi posti sotto sequestro si attesta sui 2500 metri lineari per un valore complessivo stimato di €. 10.000.