Il sommerso ricettivo: c'è una norma per le brevi locazioni

bernabò bocca
  “La definizione di una norma che mette ordine nella disciplina fiscale delle locazioni brevi costituisce un positivo passo avanti verso la bonifica di un mercato che è inquinato dagli abusivi e dalla concorrenza sleale”. È questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla notizia dell'approvazione dell'articolo 4 della manovrina, che impone ai portali di prenotazione di riscuotere alla fonte una trattenuta del 21% su ogni contratto stipulato da soggetti non imprenditori.

   Entro novanta giorni, un decreto ministeriale dovrà definire criteri oggettivi per distinguere le attività imprenditoriali da quelle non imprenditoriali. “Anche questo aspetto è positivo, dice Bocca, e ci auguriamo che il decreto tragga spunto dalle buone prassi adottate all'estero, evitando che chi svolge l'attività in via continuativa possa continuare a nascondersi dietro un dito”.

   “L'unica nota critica, aggiunge Bocca, è costituita dalla formulazione inerente l’imposta di soggiorno, che – nel prevedere giustamente l’applicazione dell’imposta anche per i turisti che alloggiano presso gli immobili in affitto – rischia di penalizzare le strutture ufficiali già tartassate dal fisco”. “Da domani, conclude Bocca, dovremo continuare a lavorare su altri aspetti, per garantire la tutela degli ospiti, dei vicini di casa, dei lavoratori e soprattutto della sicurezza pubblica, per evitare che le locazioni brevi offrano un comodo rifugio a chi vuole sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine”.