Casa Serena: un Parco ritrovato anche grazie all'integrazione

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  Il parco di Casa Serena si apre alla cittadinanza, completamente rinnovato, ripulito, rivitalizzato e rifiorito. Alla inaugurazione nella struttura di via Pasubio si respiravano i profumi dei fiori e delle piante che, grazie al lavoro realizzato da 13 migranti ospiti dei centri d'accoglienza presenti in città, hanno dato una nuova veste al giardino di quasi un ettaro dell'istituto.

  Si respirava anche aria di gioia, di soddisfazione e, soprattutto, di integrazione e affetto. E sì perché il lavoro realizzato in quasi due mesi è stato proprio frutto di un progetto di integrazione promosso dall'amministrazione comunale e che ha visto lavorare giovani arrivati dalla Costa d'Avorio, dal Senegal, dalla Repubblica di Guinea e dalla Nigeria. In stretta sinergia con gli operatori e gli ospiti di Casa Serena hanno realizzato una vera e propria opera d'arte. Loro sono Daouda Kamagate, Aboubacar Fofana, Mamodou Sanokho, Ibrahima Camara, Abdoulaye Ouedrago, Raymond Ikhenoba, David Odiode, Abou Sanogo, Ussumana Nhamadjo, Siuna Ntchama, Muhammed Jawara, Abdou Kijera, Moussa Danioko.

   E tutti hanno ricevuto dalla mani del sindaco una pergamena in ricordo e come ringraziamento del loro importante lavoro svolto per la città. «È una giornata di solidarietà – ha detto il sindaco Nicola Sanna – è il chiaro segno di come si possa cambiare la nostra città. E il lavoro fatto da questi ragazzi è una forma di ringraziamento di una comunità che li ha accolti a braccia aperte». Ad aprire loro le porte proprio Casa Serena dove gli anziani li hanno accolti con calore e affetto e con loro hanno condiviso esperienze, conoscenze e anche qualche segreto su come curare le piante, rivitalizzarle o fare piccoli e utili lavori di manutenzione edile o di falegnameria. Tanta emozione tra le parole e gli sguardi degli ospiti.

  A dare la loro testimonianza Antonio Piu e Sebastiano Manca, due ospiti di Casa Serena, il primo ex potatore e il secondo ortolano, che hanno raccontato l'entusiasmo dei giovani e il loro coinvolgimento. Toccante anche gli interventi della signora Giulia Cossu che voluto leggere una poesia da lei scritta per i giovani e di Mario Ledda, anche loro ospiti della struttura di via Pasubio. «Una giornata dell'integrazione» l'ha definita Barbara Fozza responsabile dell'istituto per gli anziani ma anche «una giornata impegnativa e importante – ha detto l'assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda – perché credo che progetti come questo possano realizzarsi soltanto se lo vogliamo e se tutti guardiamo a un obiettivo comune».

   «È un momento emozionante e gratificante – ha aggiunto l'assessore all'Ambiente Fabio Pinna – e attraverso l'apertura di questo parco, che fa da anteprima alla manifestazione Sassari in fiore in programma dal 12 al 14 maggio, abbiamo aperto a una nuova stagione, alla primavera e a quella dell'integrazione». Il progetto si è svolto in forte sinergia con numerosi attori: con la Coopas che ha messo a disposizione operatori della cooperativa che hanno seguito i ragazzi coordinando il progetto.

  La Coopas ha svolto, poi, un ruolo importante anche nel coinvolgimento degli ospiti; con la Sdp Servizi che ha coinvolto i ragazzi migranti dei centri di accoglienza di via Planargia, del Pime di via Solari e del Pagi di via Predda Niedda; quindi ancora con Theatre en vol che ha coordinato i lavori di falegnameria. E ancora l'associazione Mama Terra che ha contribuito a realizzare il nuovo “Orto sinergico di Casa Serena”. A rivitalizzare il parco anche le piante di Florgarden che ha curato il progetto di allestimento e le opere artistiche messe a disposizione dal liceo artistico “Filippo Figari” di Sassari Il parco riaperto alla città sarà fruibile tutti i giorni, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20.