Alghero liquami in condominio - Il Tribunale assolve Abbanoa

Tribunale di Sassari, Sardegna
  Chiedevano un risarcimento per le infiltrazioni nell’edificio, ma i liquami non provenivano dalla rete fognaria di Abbanoa e ora dovranno pagare le spese legali: una brutta grana per gli inquilini di un condominio in via degli Orti ad Alghero, che si erano affidati a un avvocato algherese con l’obiettivo di avere ristoro da parte di Abbanoa di danni che l’Azienda, come dimostrato, non aveva causato. A stabilirlo, infatti, è stato il consulente tecnico nominato dallo stesso Tribunale per verificare le reali cause delle infiltrazioni.

   Il Ctu ha rilevato espressamente che “può ragionevolmente escludere, tra le cause delle infiltrazioni lamentate, la perdita di reflui dalla condotte di competenza della parte resistente (Abbanoa), che sono state sottoposte a prove di tenuta, ossia i due collettori fognari posti uno a servizio dell’edificio frontaliero di via degli Orti, l’altro a servizio dell’edificio interessato dalle infiltrazioni”. Come già hanno messo in evidenza le numerose verifiche effettuate dai tecnici di Abbanoa, i problemi di infiltrazioni di liquami derivano spesso da scarichi abusivi sulle condotte delle acque meteoriche, non gestite dall’Azienda. Il problema della commistione tra acque bianche e fognarie non riguarda soltanto Alghero, ma è una criticità che riguarda quasi tutti i centri abitati dove sono presenti vecchie condotte di acque miste. 

   Anche il consulente del Tribunale ha rilevato che “le condotte di acque bianche sono interessate dal passaggio di acque di natura principalmente meteorica (piovane)” e ha concluso attribuendo “la causa delle infiltrazioni lamentate alla presenza della falda acquifera, di estensione non nota, con difficile individuazione dell’origine dell’inquinamento (allacci abusivi, fosse settiche non ermetiche, scarichi privati non collegati alla rete) se non con una diffusa campagna di indagini, da definire una volta nota l’estensione della falda”. Escludendo quindi alcuna responsabilità di Abbanoa, difesa dall’avvocato Mario Urigo, il giudice ha quindi condannato il condominio a rifondere le spese legali sostenute: più di cinquemila euro.