Pesante schiaffo del Tar al Comune di Alghero: annullato l'appalto della N.U. - Rilievi dei giudici sulle valutazioni di assegnazione alla Ambiente 2.0

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  Il Tribunale amministrativo regionale presieduto da Caro Lucrezio Monticelli, Grazia Flaim, consigliere estensore e Antonio Plaisant, consigliere, ha annullato la gara di appalto del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani aggiudicata in via definitiva dal Comune di Alghero alla Ambiente 2.0, consociata della Aimeri che attualmente gestisce il servizio. L'appalto passerà ora alla seconda classiificata, la Ciclat Trasporti Ambiente soc.Coop. Uno schiaffo pesante da parte dei Giudici amministrativi nei confronti della amministrazione comunale algherese soprattutto nelle considerazioni trasferite in sentenza circa le valutazioni praticate del Comune nel percorso di aggiudicazione. 

  I giudici sottolineano che "un chiaro indice di “inaffidabilità” dell’operatore, (Ambiente 2.0) giungevano dai "plurimi inadempimenti e servizi non resi come da contratto, con accumulo di rilevanti debiti, ritardi nei pagamenti dei dipendenti, omessa attivazione del servizio di raccolta differenziata (Grottaferrata), con, anche, 2 annotazioni al Casellario Anac (per Monopoli e Buccinasco) – gravissimi inadempimenti contrattuali confluiti nelle risoluzioni in danno o consensuali – reiterato inadeguato contegno professionale - errata “minimizzazione” dell’incidenza nella valutazione compiuta dal Comune di Alghero– oggettiva insussistenza a seguito dei giudizi formulati da altre Amministrazioni per gravi negligenze - risoluzioni in danno avvenute in 9 casi su 12 – sufficienza delle valutazioni negative compiute dalla altre Amministrazioni ed attestate formalmente".

    Altro passaggio significativo, tra i tanti, quello dove il Tar sostiene: "Se molte Amministrazioni italiane si sono sentite costrette a “liberarsi” dell’operatore economico Aimeri, ritenuto non idoneo ad espletare un servizio di qualità e conforme agli atti precostituiti, appare alquanto inappropriato e sconsigliabile che altra Amministrazione pubblica affidi il proprio servizio. La disposizione escludente, per sua “ratio”, è espressione dell’esigenza di non stipulare nuovi contratti con soggetti non professionalmente validi, proprio per evitare che possa ripetersi l’effettuazione non idonea dei servizi ". La sentenza del Tar dovrebbe essere esecutiva in tempi rapidi.