Un nuovo polo destinato ad accogliere il Corpo Forestale in Sardegna

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  Il centro potrebbe diventare realtà nella vecchia scuola di polizia penitenziaria di Monastir, a due passi dalla strada statale 131. Un progetto prospettato dal segretario regionale Fedres – Safor Ignazio Masala – con il placet dell’amministrazione comunale di Monastir . "Perché spendere dai 10 ai 14 milioni di euro, cifra già preventivata dalla Regione, per la realizzazione di un nuovo centro, quando la struttura della polizia penitenziaria, ora inutilizzata, si incrocerebbe con le esigenze dei ranger".

   Un piano che vede anche il gruppo di minoranza “Monastir, il paese che vorrei” sostenere il gradimento alla riconversione del complesso:"Ben venga anche il fatto che il disegno sia stato subito accolto dalla giunta – evidenziano il capogruppo Modesto Fenu, con i consiglieri Silvia Cinus, Giovanni Loi e Giuseppe Cinus – La struttura, che ingloba foresteria, alloggi, aule didattiche attrezzate, palestra e poligono di tiro, sarebbe adeguato ad ospitare gli agenti forestali. Sarebbe un ottima opportunità per il territorio oltre che una scelta logistica opportuna e razionale. Per questo riteniamo che questa proposta vada incontro alle esigenze del nostro paese e non esiteremo a sostenerla.

  E’ anche il segnale che, quando si lavora per il bene di Monastir e del territorio arriva senza esitazione tutto il nostro sostegno. Al contrario, quando riteniamo le scelte della maggioranza irrazionali e dannose per la popolazione o quando dimostrano improvvisazione e incapacità nella gestione dei problemi del paese". Come il senso unico sulla via Nazionale: "Una scelta che sta davvero portando all’esasperazione i cittadini di Monastir – conclude Fenu – con la sforbiciata delle corse delle corriere e la mobilità negata alla grande fetta di studenti e lavoratori pendolari e automobilisti. La nostra opposizione sarà ferma e decisa, ma sempre leale e negli interessi del paese, com’è giusto che sia".