Cinesi all'assalto del "cazzumarì" - Bloccati dai Forestali della Base Navale di Alghero

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  Una pattuglia della Base Navale del Corpo Forestale di base ad Alghero, unitamente anche a personale della Stazione Forestale terrestre, a seguito del continuo controllo mirato alla prevenzione degli illeciti inerenti la pesca marittima nell'Area Marina Protetta, Capo Caccia - Isola Piana, ha sorpreso e identificato due persone, di nazionalità della Repubblica popolare cinese, ma residenti da tempo a Sassari, mentre erano immerse nella zona costiera antistante il faro di Porto Conte, intente a fare incetta di grosse quantità di oloturia, organismo marino noto come "cetriolo di mare", risultando averne già prelevato oltre una quindicina di chili. Generalmente, i cetrioli di mare, non hanno un grande valore commerciale, e solo talvolta vengono utilizzati come esche per la pesca sportiva, e raramente per quella professionale.

  Le norme, al riguardo, permettono un prelievo fino a cinque chili, ma solo nelle acque non sottoposte a particolare tutela, come per l'appunto lo è quella dell'Area Marina Protetta di Alghero, la cui pesca o prelievo subacqueo di qualsiasi organismo marino, giova ricordare, è sempre severamente vietata. Si ha ragione di pensare che questo interessante organismo marino, ottimo scientificamente come biotopo per lo studio sulla qualità delle acque, venga purtroppo utilizzato anche per altre ragioni che nulla hanno a che vedere con la pesca. Ai cinesi, una volta identificati, gli è stato contestato l'illecito prelievo con denuncia all'Autorità Giudiziaria e una sanzione amministrativa di 1000 Euro per ciascuno, oltre al sequestro degli attrezzi. Naturalmente, tutti gli organismi prelevati e messi sotto sequestro preventivo, sono stati poi immediatamente liberati nello stesso punto del prelievo in quanto tutti per fortuna ancora perfettamente vitali.