"E' da tempo che l'intera regione ha gli occhi puntati sull'annosa questione riguardante la Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, l'ex IPAB (Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza) che già in passato aveva avuto gravissimi problemi finanziari, legati alla mala gestione dell'ente, seguita da una lunga serie di Commissari straordinari nominati dall'Assessorato alla Sanità , e un congruo finanziamento di 25 Milioni di euro nel 2012, utili a ripristinare i debiti e a rimettere la struttura in piedi, e in grado di reggersi sulle proprie gambe".
Comincia così una nota diffusa da Alessandro Nasone, segretario territoriale del Nursing Up, che aggiunge.
" Purtroppo più nulla è stato fatto, la Regione non ha verificato i bilanci dei commissari, ma sopratutto non ha provveduto all'approvazione dei vari piani industriali e all'implementazione dei servizi, utili a rilanciare l'azienda. Ultimo in ordine cronologico il commissario straordinario, Rag. Costantino Foddai, nominato dalla giunta attualmente in carica.
Il commissario, dopo alcuni mesi di controllo delle carte contabili e gestionali dell'ente, aveva espresso alla Regione la sua preoccupazione, all'assessore Arru e al presidente Pigliaru, denunciando una situazione economica preoccupante che metteva a serio rischio l'ente, ma ha portato comunque a termine il proprio impegno, stilando piani industriali e di risanamento, nel rispetto dei lavoratori, tenendo contatti e incontrando periodicamente i referenti regionali in assessorato e della ASL di Sassari.
Per ritornare ai giorni nostri, la situazione pare ormai precipitata, attualmente il debito ammonta a ben 7 milioni di euro, la struttura produce un passivo mensile di circa 100 mila Euro, e i lavoratori si accingono a non vedere corrisposto il secondo stipendio di fila.
La struttura, utile e polifunzionale, al suo interno racchiude svariate unità operative, tra cui un centro di riabilitazione, una comunità terapeutica, comunità pschiatrica oltre che un importante RSA, che accoglie anche i pazienti “ex Rizzeddu”, tale struttura potrebbe essere potenziata con la adiacente struttura “Le ginestre”, nuova in quanto di recente costruzione, ma mai utilizzata, e che potrebbe ospitare un importante numero di pazienti da RSA, nell'ottica dell'aumento dei servizi tanto auspicata ma mai realizzata.
L'intera struttura al suo interno raccoglie circa 200 dipendenti, e svariate figure professionali, che ogni giorno offrono con professionalità la loro opera, infermieri, oss, fisioterapisti, logopedisti e medici, giusto per citare gli attori principali. La segreteria territoriale del Nursing Up, anche nell'ambito della legge regionale 23/2014 sul riordino delle ASL, che incentra notevolmente l'assistenza al paziente attraverso il territorio, visto il notevole aumento delle patologie croniche di tipo neurologico e motorio, propone all'Assessore alla Sanità, il Dott, Arru, il passaggio dell'ente e dei contratti di tutto il personale che attualmente opera all'interno della struttura, alla ASL di Sassari, conclude Nursign Up - nell'ottica di salvaguardia dell'ente e dei suoi lavoratori, in quanto riteniamo tale struttura, di strategica importanza per il territorio".