Pene più severe per colpire il fenomeno dei “prestanome” e chi
favorisce l’esercizio abusivo dell’attività di dentista,
riconoscimento della professione sanitaria svolta dagli odontotecnici.
E’ quanto ha sollecitato Confartigianato Odontotecnici, intervenendo
in audizione presso la II Commissione Giustizia della Camera sul
Disegno di legge A.C. 2281, già approvato dal Senato, in materia di
esercizio abusivo delle professioni.
Confartigianato ha sottolineato la necessità di norme che tutelino la
legalità nel settore odontoiatrico, a vantaggio di tutti gli operatori
e soprattutto dei pazienti.
“Siamo contrari alla soppressione, da parte del Senato, delle sanzioni
per colpire il fenomeno dei cosiddetti ‘prestanome’, – sottolinea la
Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela
Folchetti - vale a dire i professionisti che consentono e “coprono”
con il loro nome l’esercizio abusivo della professione medica da parte
di chi medico non è.
Si tratta di una situazione frequente nella
pratica di dentisti che avallano l’attività abusiva della professione
odontoiatrica da parte di soggetti non abilitati, ad esempio assumendo
la responsabilità delle strutture nell’ambito delle quali operano tali
soggetti”.
“Queste pratiche abusive – continua la Presidente Folchetti - devono
essere perseguite con decisione poiché generano concorrenza sleale nei
confronti degli odontotecnici professionali, ne danneggiano l’immagine
e costituiscono un pericolo potenziale per la salute dei pazienti”.
Nelle osservazioni alla Camera, Confartigianato ha rilevato come “la
legge sull’attività di odontotecnico sia datata e non tiene conto dei
rapporti di collaborazione tra l’odontoiatra e l’odontotecnico stesso,
al quale molto spesso viene richiesto di verificare direttamente sul
paziente la qualità delle protesi. E’ una situazione molto rischiosa
per l’odontotecnico, considerate le norme penali per la repressione
dell’esercizio abusivo delle professioni previste dalla proposta di
legge. Va superata con il riconoscimento della professione sanitaria
dell’odontotecnico e la conseguente previsione di un nuovo rapporto di
collaborazione interprofessionale tra odontoiatra ed odontotecnico”.
“Tale riconoscimento – ha concluso la Presidente Folchetti – è
fondamentale per il settore delle cure dentali perché permetterebbe di
superare situazioni di ambiguità e incertezza e i rischi di
irregolarità in cui spesso vengono a trovarsi sia gli odontoiatri che
gli odontotecnici”.
Infine, Confartigianato Odontotecnici giudica troppo lievi le sanzioni
amministrative pecuniarie previste per l’esercizio abusivo di una
professione o di un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie, tra
le quali rientra quella di odontotecnico. A questo proposito,
l’Associazione ha chiesto di elevare il minimo ad euro 10.000 ed il
massimo ad euro 25.000.