Individuato l'autore delle lettere contro il procuratore Fiordalisi

La Maddalena, Sardegna
  Il personale della Squadra Mobile di Sassari ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nei confronti di A.U., 67 enne di La Maddalena, per violenza e minacce a un pubblico ufficiale, aggravate dalla circostanza dell’aver compiuto il fatto con scritti anonimi.

  L’uomo è stato individuato dalla Polizia quale autore di numerose lettere anonime, dal contenuto ingiurioso e minaccioso, indirizzate al Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, dott. Domenico Fiordalisi. Il provvedimento adottato, impone al 67enne di non comunicare in alcun modo con il Procuratore, perseguitato per mesi dall’uomo per costringerlo a compiere atti contrari ai propri doveri o a omettere atti del proprio ufficio; in particolare nel contesto della esecuzione delle opere di demolizione portata avanti dal dott. Fiordalisi in relazione ad una serie di manufatti abusivi esistenti nel comune di La Maddalena.

  L’attività di indagine, coordinata dal Sost. Proc. dott. F. Polino della Procura della Repubblica di Roma è iniziata nel giugno 2014, allorquando cominciarono ad arrivare alla procura di Tempio scritti anonimi contenenti ingiurie e minacce, anche di morte al dott. Fiordalisi, colpevole, secondo l’autore, di aver dato impulso alle opere di demolizione degli immobili abusivi presenti a La Maddalena. Dall’esame delle lettere e degli atti relativi alle demolizioni era emerso, sin da subito, che l’autore andava ricercato tra le persone che avevano subito le demolizioni, poiché in esse si faceva riferimento a vicende familiari di alcune persone che avevano subito gli abbattimenti.

  Sono state quindi attivate una serie di attività tecniche, finalizzate alla individuazione del mittente delle lettere, in particolare sono state monitorare, con le telecamere, le cassette di raccolta della posta presenti a La Maddalena, che hanno dato un importante contributo alla soluzione del caso. Quindi alla luce dei numerosi elementi probatori raccolti il Gip del Tribunale di Roma, Dott.ssa M. Cipriani ha ritenuto di applicare la misura coercitiva nei confronti dell’autore.