Nominati i primi 100 Digital Champions italiani - otto sono sardi - C'è Serena Orizi

Il team sardo a Roma con Riccardo Luna,da sinistra: Federica Serra, Luigi Cocco, Lucio Murru, Fabrizio Palazzari
Serena Orizi, Riccardo Luna, Francesca Casula, Nicola Pirina
  Sono 8, uno per ogni provincia sarda, e hanno il compito di portare il digitale in quei territori e in quegli ambiti in cui si fa ancora fatica a stare al passo con l’innovazione. Sono i “Digital Champion” della regione Sardegna, nominati ieri a Roma dal Digital Champion nazionale Riccardo Luna alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, in occasione dell’evento di presentazione dei primi 100 DC locali al Tempio di Adriano.

   Il giornalista romano, investito della prestigiosa carica dall’Unione Europea lo scorso 15 settembre, ha infatti deciso di applicare fin da subito la raccomandazione di declinare quanto più possibile la carica sul territorio (“going local”), nominandone uno in ogni comune italiano: poco più di 8000. Una rete di attivisti, volontari, appassionati di digitale con il compito di mobilitare il paese porta a porta.

   Da ieri si parte con i primi 100 - selezionati anche attraverso le candidature arrivate sul sito http://digitalchampions.it/champion - 8 dei quali rappresentati dalla Sardegna, prima regione a presentarsi con la squadra al completo: Francesca Casula (Digital Champion di Oristano), Luigi Cocco (Digital Champion dell’Ogliastra), Carlo Mancosu (Digital Champion del Medio Campidano), Lucio Murru (Digital Champion di Olbia), Serena Orizi (Digital Champion di Sassari), Fabrizio Palazzari (Digital Champion di Carbonia Iglesias), Nicola Pirina (Digital Champion di Cagliari),Federica Serra (Digital Champion di Nuoro).

   Tre i principali obiettivi di questi “ambasciatori dell’innovazione”, tutti volontari, non retribuiti e senza budget a disposizione: rappresentare una sorta di help desk per gli amministratori pubblici sui temi del digitale, muoversi come difensori del cittadino in caso di assenza di banda larga, wifi ed altri diritti negati, promuovere, anche attraverso il crowdfunding, progetti di alfabetizzazione digitale, dai bambini ai nonni “Ci rendiamo perfettamente conto di quanto sia delicato e non privo di difficoltà questo impegno –hanno commentato i Digital Champion sardi – ma siamo fiduciosi nelle potenzialità della nostra terra.

   È qui che il web, prima che altrove, ha preso avvio. Il digitale ha reso noi isolani meno ‘isolati’, aprendoci al mondo e facendo conoscere le nostre realtà al di fuori dei limiti imposti dal mare”. Una opportunità valida per qualunque settore, dalla formazione al commercio, dalla comunicazione all’editoria fino alle pp.aa.: “Termini come e-learning, ecommerce, sharing economy, fatturazione elettronica o cloud devono entrare a far parte del nostro lessico quotidiano. Non come semplice prestito linguistico ma come forme acquisite di impostazione mentale, come approccio al lavoro, come sguardo al futuro, come voglia di farcela.

   La nostra isola può e deve, grazie al digitale, fare enormi passi in avanti. E noi, grazie all’impegno di chi vorrà far parte della squadra, vogliamo iniziare fin da oggi a dare il nostro contributo”. L’invito è rivolto a tutti i cittadini sardi che vogliano rendersi disponibili come Digital Champion del proprio comune e a tutti gli enti e le aziende che vogliano collaborare ai progetti nelle forme più diverse, dalle sponsorizzazioni alle attività di formazione gratuita fino alla fornitura di attrezzature e al supporto logistico. Chiunque lo desideri può contattare i Digital Champion regionali attraverso i loro canali social personali.