Mezzo secolo tra i fornelli - Prestigioso riconoscimento a un grande cuoco algherese: Tonino Demartis

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  Un importante riconoscimento professionale è stato attribuito a Tonino Demartis, storico patron del ristorante La Speranza, in occasione del gemellaggio enogastronomico tra il Trentino e la Sardegna, organizzato dalla Associazione Ristoranti Regionali Cucine a Confronto e svoltosi nei giorni scorsi.

  L'evento ha coinvolto diversi ristoranti del territorio tra i quali S'Ena Frisca di Tissi, l'Emperador del Carlos V° e Da Bruno di Fertilia. Il riconoscimento a Demartis , la targa di Ristoranti Regionali - Cucina DOC, è stato consegnato dal giornalista enogastronomo trentino Giuseppe Casagrande nel corso dell'incontro nel corso del quale il grande chef algherese ha portato in tavola alcune delle sue conosciutissime prelibatezze che riportiamo in lingua algherese: jacula amb pomata, allada de Gatutxo, polp suffocat e Crustin nostrus, seguite dalle storiche bavettas brancas amb ascampus (le mitiche bavette con gli scampi ) per finire con il dessert da favola; seadas con marmellata (quest'ultima di produzione diretta di Demartis ) di arancio e limone.

   L'iniziativa, organizzata dalla giornalista Marinella Argentieri che ormai da oltre 30 anni conduce la battaglia per la valorizzazione delle cucine regionali, ha confermato anche in quest'ultima edizione la validità di un percorso che non è soltanto gastronomico ma che coinvolge tutta la filiera legata alla ristorazione, dai vini all'olio, dai prodotti ittici del mare di Alghero all'agro alimentare del territorio, oltre a costituire un momento di valenza culturale in quanto promuove, e valorizza, le antiche ricette della tradizione.

    Il riconoscimento a Tonino Demartis, oltre a valorizzare una indiscussa professionalità nella ristorazione sarda, quella del pesce in particolare, rappresenta anche un premio a una straordinaria carriera che lo vede protagonista ormai da quasi 50 anni (49 per l'esattezza) di un ruolo rilevante nella conservazione della tradizione della gastronomia algherese: da quella povera degli anni del dopo guerra, a quella più raffinata che si è evoluta nel tempo.