Dal carcere di Alghero lettera del Cappellano

Carcere di Alghero
  Ancora una volta un gruppo di detenuti del carcere di Alghero parteciperà ai riti della Settimana Santa algherese. È un incontro che ha come spinta fondamentale la fede in Cristo, in Colui che ha offerto la sua vita per tutti noi. È un incontro con la popolazione di Alghero, con uomini e donne di buona volontà.

  È un incontro che porta alla solidarietà e all'accoglienza, segno di uno sforzo importante per imparare a riorganizzare la propria vita prendendo innanzitutto coscienza dei propri errori. Da qualche tempo è in via di elaborazione e organizzazione un progetto che prevede, prima di tutto, varie occasioni di contatto e rapporto con la società civile, con tutti coloro i quali hanno fatto dell'accoglienza il loro punto di riferimento.

   Ringrazio la Fraternità di Misericordia algherese. Ringrazio il suo presidente, il segretario, tutti i suoi componenti e tutti coloro i quali hanno accolto e accoglieranno come fratelli i detenuti che parteciperanno alle celebrazioni del Giovedì Santo nella Santa Messa in Coena Domini e alle celebrazioni del Venerdì Santo, la mattina per la processione della Via Crucis e l'innalzamento del Cristo; e la sera per la "processione del Discendimento" è la successiva "processione del Venerdì Santo". Tutto ciò nell'ottica di una realtà carceraria che sempre più compie sforzi significativi per migliorarsi e aprirsi alla società esterna, al territorio, ai cuori delle persone di buona volontà.

                               Don Mario Chessa Cappellano del carcere di Alghero