«Apprendo da una nota ufficiale della compagnia Air Italy che, per
l’ennesima volta, il diritto alla mobilità dei sardi viene messo in
discussione» Lo afferma in una nota Nardo Marino
deputato M5S - Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, che aggiunge: «La cancellazione unilateralmente annunciata, per oltre un mese, dei
voli da e per Olbia in continuità territoriale, giustificata con il
periodo di chiusura programmato dello scalo aeroportuale gallurese,
non è accettabile. Da tempo sosteniamo che l’assegnazione delle rotte
in continuità territoriale senza compensazione, per il solo scalo di
Olbia, avrebbe causato il collasso dell’attuale impianto di
collegamenti per la nostra isola ma la Regione Sardegna ha inteso
ostinatamente procedere sulla propria strada, creando di fatto due
regimi: uno con compensazione (su Alghero e Cagliari) e l’altro privo
di compensazione per il solo scalo di Olbia.
Ho chiesto più volte,
senza successo, che anche il bando riguardante le tratte da e per
Olbia venisse revocato. Il risultato è che, allo stato attuale, Olbia
rischia di essere incredibilmente tagliata fuori dalle rotte in
continuità territoriale. Nella nota ufficiale di Air Italy viene
certificato che, durante il periodo di chiusura per lavori di
ristrutturazione dell'aeroporto di Olbia Costa Smeralda, attualmente
prevista dal 3 febbraio 2020 al 13 marzo 2020, il vettore sospenderà
tutti i collegamenti Olbia-Roma e Olbia-Milano. Anziché organizzare un
adeguato servizio di trasferimento dei passeggeri ad Alghero per
fronteggiare l’emergenza della chiusura dello scalo e comunque
assicurare i voli previsti per le tratte in continuità, la compagnia
decide dunque di lasciare a terra i passeggeri.
Saranno sufficienti i
voli Alitalia da e per Alghero per soddisfare le necessità di mobilità
dell’intero nord Sardegna? La ristrutturazione dello scalo olbiese era
nota da tempo, anche alla stessa Air Italy la quale, con la decisione
comunicata a mezzo stampa, ha di fatto deciso di lasciare a terra un
intero territorio. L’auspicio, a questo punto, è che la Regione
convochi immediatamente le compagnie per trovare una soluzione. A tal
proposito, ricordo che l’attuale regime di continuità territoriale
scadrà il 16 aprile 2020 e ancora poco e nulla è dato sapere sul nuovo
bando, sulle concertazioni con l’Ue e sul futuro dei collegamenti
aerei da e per la Sardegna.»